«Il calo della vivacità imprenditoriale nelle Marche, non strettamente dovuto al covid e segnalato dal Rapporto della Fondazione Merloni, e la forte aggregazione di attività produttive sui principali centri del litorale pongono al centro la necessità di riequilibrare il rapporto tra costa ed entroterra». Ne è convinto Gino Sabatini, presidente della Camera di Commercio delle Marche, secondo il quale «vanno create le condizioni perché imprenditori e lavoratori possano trovare nuovi spazi per nuove attività». L’Ente Camerale ha affidato alla Politecnica delle Marche un’attività di ricerca e di studio con l’obiettivo di individuare interventi per lo sviluppo e la valorizzazione dei borghi, nella convinzione che «sia urgentemente impedire che si continui con la desertificazione di intere aree interne della nostra regione, con la conseguente chiusura di ogni attività economica, e si debbano creare le condizioni per la creazione di nuova impresa».
Sabatini insiste sulla diffusione della cultura del digitale, «per troppo tempo ignorata perché ritenuta non prioritaria per aziende di micro e piccola dimensione, figuriamoci per il piccolo commercio di prossimità». E poi l’impatto devastante del “covid-19”, che «ha evidenziato quanto grave e pesante sia stato l’allontanamento e in alcuni casi la perdita dei servizi essenziali, così come quella delle piccole aziende dell’artigianato tradizionale e del commercio di prossimità». «Si pensi poi alla scarsa diffusione di una sanità intelligente, fondata ad esempio sulla telemedicina – ha aggiunto – materia che potrebbe essere affidata a nuove start-up e alla collaborazione con il nostro sistema universitario». «Trasformiamo quella che si è ritenuta, sbagliando, un’area arretrata – aggiunge il presidente camerale – in un grande laboratorio di modernità, da utilizzare in loco e da diffondere in tutte le Marche, che di innovazione hanno costantemente bisogno».
La valorizzazione dei borghi e delle aree interne, soprattutto nel centro-sud delle Marche, è strettamente dipendente dalla velocità della ricostruzione: «Sono in contatto continuo con il commissario Legnini e il suo impegno è fuori discussione – dice Sabatini -. Inoltre, sono certo che l’idea di ‘filiera istituzionale’ annunciata dal presidente Acquaroli servirà a dare ulteriore velocità ai processi di semplificazione e all’avvio di un numero sempre maggiore di cantieri».
«Se la crisi ci impone di cambiare e, magari, anche di guardare agli errori commessi per non ripeterli – conclude il presidente della Camera di Commercio delle Marche -, sono convinto che le nostre aree interne e i nostri borghi possano diventare uno straordinario luogo di studio, idee, progetti, contaminazioni e concretezze digitali: lo confermano anche i progetti messi in campo dalla Fondazione Merloni e dalla Fondazione Garrone».
«Tutto questo non significa costa da una parte ed entroterra dall’altra – conclude Sabatini -, ma sanare la frattura di oggi legando le grandi città ai borghi con una buona politica e con la tecnologia: un progetto fattibile, realistico».