Ancona-Osimo

Costi dell’energia raddoppiati. Le lavanderie tagliano i servizi: lavaggi solo a pieno carico

Niente più lavaggi immediati e tagli agli sprechi, le lavanderie alle prese con la stretta anti consumo. Ma i tempi dei servizi si allungano

Macchinari da lavanderia

ANCONA – Rincari choc, le superbollette gettano nel panico l’intero tessuto produttivo. Nelle lavanderie, attività a forte consumo energetico, si comincia a non effettuare più le emergenze. «Le lavatrici le attiviamo solo a pieno carico» afferma Marzia Giorgetti, titolare della Lavanderia Olimpia di Ancona. «Il settore è in forte sofferenza – spiega il referente Fita Cna, Fausto Bianchelli – come Cna stiamo perseguendo il tema del credito d’imposta del 25% per chi ha più di 16 kwatt di potenza impegnata». Le lavanderie, infatti, sono attività particolarmente energivore e tra quelle che dovranno cominciare a limitare i servizi per provare ad attutire il duro colpo inferto dal caro energia. «I nostri associati possono fare affidamento su una nostra struttura interna che sa consigliarli su come orientarsi al meglio nell’intricato labirinto delle offerte commerciali relativamente al prezzo dell’energia» continua Bianchelli. E nello scoramento generale di un settore messo in forte stress arriva, per fortuna, una notizia che per ora smorza i toni di allarmismo: «Al momento non abbiamo ricevuto notizie di chiusure avvenute o prossime – assicura il referente Fita Cna – ma ciò non vuol dire che il problema sia lieve». 

Lo scenario

L’estate ha dato un po’ di respiro agli esercizi pubblici ma per l’inverno in arrivo si teme la Spoon River delle attività economiche. Fino ad ora i consumi hanno tenuto botta. E’ il futuro incerto che costringe gli operatori a dover rivedere l’organizzazione interna. «Innanzitutto bisogna ottimizzare i costi – spiega Marzia Giorgetti – perchè negli ultimi mesi ho visto letteralmente raddoppiare le mie bollette. Quindi ho dovuto rivedere le modalità con cui lavoravo fino a poco tempo fa». Nello specifico: stop alle urgenze. «Il nostro è un lavoro che spesso ci trova a dover accontentare i clienti che hanno bisogno di capi pronti in breve termine – continua la titolare della Lavanderia Olimpia – quindi capita spesso di fare lavaggi per pochi capi. Ma adesso non possiamo più permettercelo». 

Meno servizi

Gli imprenditori si ingegnano su come alleggerire il più possibile il peso dei consumi energetici. Per le lavanderie il primo intervento riguarda i servizi al cliente. «Non facciamo più le lavatrici a mezzo carico – afferma Gianluca Diotallevi, titolare della lavanderia Lavaindossa – e se prima stiravo tutti i giorni, adesso solo in alcuni giorni della settimana». Dunque c’è la possibilità che si allunghino i tempi per il ritiro dei capi. Ma tutti sono, per ora, concordi nel mantenere i prezzi di sempre. «Ho aggiunto un euro in più solo per certi capi d’abbigliamento – continua Marzia Giorgetti – purtroppo è aumentato il prezzo anche dei detersivi e dei prodotti che utilizziamo per trattare gli abiti».