ANCONA – Prevenire il bullismo e il cyber bullismo, migliorare le relazioni in classe e incrementare la collaborazione scuola-famiglia. Queste le finalità del progetto educativo “Costruire relazioni”, ideato dal Centro Studi Podresca (Prepotto, Udine) e selezionato dal Comune. Il progetto che da ieri coinvolge molte scuole della città, dagli istituti comprensivi fino alle scuole superiori, è stato illustrato in Comune dalla ideatrice Silvana Tiani Brunelli ed è mirato a sviluppare le abilità personali all’interno del triangolo educativo, docenti-genitori-bambini.
«L‘obiettivo è contribuire in modo concreto a migliorare la qualità dell’educazione – ha sottolineato l’ideatrice – offrendo nuove conoscenze e strumenti per migliorare le relazioni in classe, prevenire il bullismo e i problemi personali e sociali attualmente presenti, favorire l’apprendimento delle materie scolastiche e aumentare la collaborazione scuola-famiglia».
Nel corso degli incontri con i docenti e i genitori (4 a partire da ieri, a partecipazione gratuita) e attraverso le lezioni in classe con bambini e ragazzi, che si terranno a settembre, verranno proposti strumenti pratici e verranno offerti nuove conoscenze e strumenti inerenti l’educazione. Il progetto viene realizzato con il sostegno della Fondazione Cariverona e la partnership del Comune, dell’Associazione Teatro Giovani Teatro Pirata, dell’Associazione Studi Abilità Umane Marche e dell’Associazione di Volontariato Vitae ONLUS. All’iniziativa hanno aderito diversi istituti comprensivi e anche due istituti di istruzione superiore, il Vanvitelli Stracca Angelini e il Volterra Elia, e hanno aderito 115 docenti. Ci sarà un corso per genitori e insegnanti “L’arte di educare” che , oltre a ieri, si terrà il 7, il 14 e il 21 giugno. Le iniziative proseguiranno nel mese di settembre con ulteriori eventi formativi per educatori, con lezioni in classe sulle abilità personali e laboratori di teatro educazione in collaborazione con l’ATGTP, ente accreditato dal MIUR.
«Abbiamo accolto con grande entusiasmo e forte consapevolezza questa proposta del Centro Podresca- ha affermato l’assessore alle Politiche sociali ed educative Emma Capogrossi – per promuovere nelle scuole la cultura del rispetto, indispensabile per contrastare la povertà educativa, il retroterra di tutti quegli episodi di cronaca che ogni giorno registriamo. Con questa iniziativa riusciamo finalmente a mettere insieme tutti gli attori e a dare risposte ad una domanda sociale molto forte. Ringraziamo fortemente la Fondazione Cariverona che, grazie al suo sostegno, ci consente di realizzare anche questo intervento». «Il coinvolgimento delle scuole ci ha gratificato – ha dichiarato l’assessore alle Politiche educative, Tiziana Borini – è evidente che proponendo questo ciclo di incontri e lezioni abbiamo centrato un bisogno forte. Fare acquisire competenze di base, ascoltare i ragazzi e riuscire a fare esprimere loro i sentimenti e le emozioni è la strada da percorrere». Pieno consenso all’iniziativa è stato espresso anche dalla professoressa Gianna Propotnich dell’Ufficio Scolastico regionale e dall’ingegner Zoppi della Fondazione Cariverona che hanno sottolineato l’importanza della «complicità educativa e della necessità del supporto al disagio sociale, in un mondo che cambia».