Ancona-Osimo

Covid, Fabiani: «Al Pronto Soccorso del Salesi minimo incremento di accessi di casi positivi: effetto festività e varianti»

Nelle ultime due settimane si registra mediamente un accesso in più al giorno per Covid. Con l'allentamento delle misure restrittive la responsabile del reparto invita le famiglie alla prudenza

Il pronto soccorso del Salesi di Ancona

ANCONA – Al Pronto Soccorso dell’ospedale Salesi di Ancona si registra «un minimo incremento di accessi di casi Covid positivi». Lo spiega la responsabile del reparto Elisabetta Fabiani. Un lieve incremento che riguarda «le ultime due settimane» e che, secondo il medico, «potrebbe essere collegato alle “reunion” familiari avvenute tra Pasqua e il 25 aprile», ma anche «alle ultime varianti del Sars-Cov-2 molto più contagiose, anche se meno gravi come infezione».

La dottoressa Fabiani spiega che nelle ultime settimane si registra «mediamente un accesso in più al giorno per Covid»: dai 5 casi positivi al giorno, nei mesi tra gennaio e febbraio, si era scesi a 2-3 al giorno ad aprile, per poi risalire agli attuali «4 accessi Covid al giorno». «Una piccola variazione», per ora, che bisognerà vedere che tipo di evoluzione avrà nel lungo periodo.

Ma se il lieve incremento per ora sembra essere collegato soprattutto «alle festività pasquali e alla ripresa delle cerimonie, come matrimoni e battesimi», oltre che «alle varianti Omicron», bisognerà valutare il peso dell’allentamento delle restrizioni che hanno preso il via dal 1° maggio, data in cui è stato archiviato il Green pass, e le mascherine sono obbligatorie solo per ospedali, Rsa, scuole, trasporti pubblici, cinema, teatri, locali di intrattenimento, e in caso di affollamento.

La dottoressa Fabiani invita le famiglie alla prudenza: «Si può fare a meno della mascherina all’aperto quando non ci sono affollamenti, è una misura che condivido in questo caso – spiega -, specie dopo due anni e mezzo di pandemia e con gran parte della popolazione vaccinata e contagiata dl Covid».

Discorso a parte però al chiuso: «Nei locali al chiuso mi sembra ancora prematuro. Anche se il Ministero ha eliminato una norma che prima era obbligatoria (mascherina, ndr) in alcune situazioni, questo non vuol dire però che la pandemia sia finita. Consiglio nei supermercati o nei negozi, o comunque quando ci sono più persone e non c’è ricambio d’aria, di indossare ancora la mascherina perché non siamo ancora su numeri di contagi relativamente tranquilli. È vero che dobbiamo avere una convivialità con il microbo, non possiamo andare avanti a restrizioni, ma occorre ancora un minimo di cautela».

Un consiglio, quello di indossare la protezione facciale, negli spazi al chiuso, che rivolge con maggiore attenzione alle famiglie con bambini in condizioni di fragilità, come patologie respiratorie, malattie metaboliche e rare, oncologici. Anche le terapie intensive del Salesi sono tornate ad avere bambini ricoverati positivi al virus, si tratta per lo più di contagi legati a positività familiari, che finiscono in ospedale non per Covid, ma per altre patologie, mentre un ulteriore caso è relativo a un bambino con una lieve prematurità.