Ancona-Osimo

Covid e inverno, Salvi: «Le persone sono attente. Solo percentuale non altissima sarà positiva»

Il primario del Pronto Soccorso di Torrette parla degli scenari relativi alla pandemia che possono aprirsi nei prossimi mesi. Il punto sugli interventi di riorganizzazione della struttura

Il Pronto Soccorso di Torrette

ANCONA – «Difficile fare previsioni, ma credo che arriveranno tanti pazienti con febbre e di questi solo un 10% al massimo ritengo sarà positivo». A dirlo è il primario del pronto soccorso degli Ospedali Riuniti di Ancona, Aldo Salvi, che traccia un quadro di quello che potrà essere lo scenario di questo inverno.  Secondo il primario solo «una percentuale non altissima di pazienti con febbre sarà positivo» al covid-19, a differenza di quanto avveniva tra marzo e aprile, quando «tra il 70 e l’80% dei pazienti che arrivavano al pronto soccorso con febbre era positivo». 

A contribuire a questo decremento secondo il dottor Salvi, sarà soprattutto il fatto che «le persone fanno attenzione». Anche se, come spiega, «l’attenzione non estingue l’epidemia, la rallenta». Intanto però il pronto soccorso si prepara ad affrontare una eventuale nuova ondata e proprio per questo e non solo, è stata ampliata l’area di Osservazione Breve Intensiva che è stata portata da 100 a 300 metri quadrati con 10 posti letto monitorati e locali a pressione negativa per limitare la diffusione del virus.

Aldo Salvi, primario del Pronto Soccorso di Torrette

«Il covid finirà, non quest’anno, ma finirà, per questo è stata pensata una nuova Obi, una struttura utile sempre, adattabile e modificabile per assistere anche questi pazienti». Il pronto soccorso già adesso conta una area riservata ai pazienti sospetti covid con percorso separato, ma in caso di necessità anche l’Osservazione Breve Intensiva (Obi) può essere messa a pressione negativa «dando una sicurezza enorme nell’assistenza dei pazienti covid positivi».

In progetto poi c’è l’ampliamento della medicina d’urgenza dove sono previsti interventi per separare i percorsi interni, suddividendo l’area covid dalla degenza ordinaria e dalle aree dove operano i medici. Interventi di edilizia leggera che, mettendo a frutto l’esperienza dei mesi più bui della pandemia, consentiranno di riorganizzare gli spazi in maniera ottimale, separando i percorsi covid dai non covid.

Osservazione Breve Intensiva