ANCONA – «Stiamo raggiungendo lentamente l’immunità di gregge da infezione specifica da Omicron 2: siamo oltre il 50% di persone che si sono infettate con questa variante». Lo rende noto il virologo Stefano Menzo nel precisare che «al momento non si rileva nessun’altra variante» nelle Marche e che «la variante Omicron 1 e 2 è rilevata nel 100% dei campioni positivi al Sars-Cov-2».
Menzo, primario della Virologia degli Ospedali Riunti di Ancona, commentando l’allentamento delle misure restrittive fra le quali l’obbligo della mascherina, venuto meno in molti ambienti al chiuso, osserva: «Stiamo rallentando lentamente come numero di contagi, ma dal momento che molti hanno preso l’infezione da Omicron 2 e altri sono vaccinati, la mascherina, in questa fase è relativamente poco importante. Dovrebbe, in questa fase, preservare dai contagi le persone fragili nelle strutture ospedaliere, ma nei luoghi di lavoro è poco utile». Secondo il virologo rispetto alla mascherina «è più importante vaccinarsi contro il Covid, per avere minori probabilità di incorrere in un’infezione grave: è importante fare la terza dose, o le prime due per chi non l’ha ancora fatta e non si è infettato. È necessario che queste persone si proteggano perché sono a rischio di sviluppare una forma grave della malattia».
Sulla quarta dose di vaccino anti-Covid aggiunge che «il richiamo verrà previsto in maniera annuale, in modalità più o meno aggiornata alle varianti in circolazione. La priorità è anche quella di sviluppare ulteriori vaccini a base proteica per vincere le resistenze di chi nutre timori per i vaccini ad mRna. I vaccini basati sulla proteina nucleocapsidica, che è abbondante nel virus, potrebbero ad esempio, contribuire a migliorare la risposata alla sicurezza dei vaccini contro la malattia».