ANCONA – «Sono ottimista», ha detto l’assessore alla Sanità marchigiana Filippo Saltamartini, parlando con i giornalisti a margine della presentazione del Drive-through della Marina Militare ad Ancona per la popolazione scolastica della provincia. «Dobbiamo assolutamente mirare a coprire le persone non vaccinate», ha aggiunto, spiegando che occorre «avere fiducia nella medicina» perché «chi è vaccinato può diventare positivo, ma non finisce in terapia intensiva».
L’assessore ha delineato tre sfide: «Vaccinare 450mila marchigiani entro il mese di gennaio (16mila al giorno per raggiungere la copertura totale con la terza dose), riaprire in sicurezza le scuole con un sistema di tamponi che garantisca la didattica in presenza e la tutela dei docenti e su questo – spiega – abbiamo l’aiuto anche della Marina Militare; potenziare i sistemi di ventilazione delle aule».
«Attraverso la vaccinazione siamo in grado di coprire tantissime persone» ha detto, ricordando il potenziamento delle linee vaccinali. Vaccinazione fondamentale per tornare alla normalità e liberare posti letto negli ospedali, così da «garantire» ai malati non Covid «il diritto ad essere curati». «Occorre tener conto che un posto letto in terapia intensiva impegna anestesisti, internisti, pneumologi ed altre figure, che possono essere utili per curare 10 persone nei reparti ordinari» ha detto, rimarcando che «avendo allestito 250 posti di terapia intensiva, il sistema, nel momento in cui dovesse arrivare a proteggere le persone che finiscono in questi reparti, andrebbe ad assorbire tutte le risorse presenti».
«Abbiamo la possibilità di curare tutti» ha assicurato e in tal senso ha fatto notare: «Non abbiamo mai lasciato solo nessuno». Poi ha rivolto un «ringraziamento doveroso a tutto il personale sanitario, alle forze armate e ai volontari della Protezione Civile» che con il loro impegno nell’emergenza sanitaria hanno consentito «una efficacia nelle prestazioni evidente». «Siamo la regione con il più basso numero di decessi rispetto alle persone che si sono recate in ospedale – ha concluso -, segno che il nostro sistema sanitario ha risposto più che bene».