ANCONA – Il Partito Democratico critica l’operato dell’amministrazione comunale di Ancona sul tema delle settimane di assistenza educativa domiciliare per i ragazzi con disabilità, che avrebbero visto tagliato il monte ore che avevano a disposizione fino agli scorsi anni.
Ogni anno il Comune di Ancona da regolamento attiva l’assistenza di educativa domiciliare extra scolastica per i ragazzi con disabilità, un servizio presente da anni, fondamentale per le famiglie, che da regolamento dura 48 settimane. Per alcune famiglie quest’anno non è andata così, spiega il Pd. «Si sono ritrovate con meno settimane e quindi meno ore di assistenza educativa domiciliare, scelta che non rispetta neanche l’art. 7 del regolamento dove è specificato che le settimane di assistenza educativa domiciliare devono essere 48 in un anno. Una scelta grave, che, a seguito dell’interrogazione della consigliera Susanna Dini, l’assessore Caucci ha provato a giustificare, imputando il ritardo del servizio all’Ast di Ancona, che per carenza di personale ha ritardato la collaborazione per i piani individualizzati».
«Allora ci si doveva muovere prima» è stata la replica della consigliera Dini, «perché qui parliamo di un servizio fondamentale su cui le famiglie fanno affidamento. Tutto questo prosegue la scia delle limitazioni già imposte da questa amministrazione questa estate, dove i genitori con figli con disabilità per la prima volta non hanno potuto scegliere il centro estivo che ritenevano più consono per il proprio figlio, ma li hanno dovuti mandare nei centri estivi comunali. Abbiamo sentito più volte dire non lasceremo indietro nessuno, cosa che invece sta succedendo, anche con questo servizio importantissimo. Anche sui servizi sociali, che riguardano le persone più fragili, purtroppo si dice una cosa e se ne fa un’altra».
Nello specifico, questa era stata la risposta dell’assessore Manuela Caucci all’interrogazione posta dalla consigliera Susanna Dini che chiedeva anche di conoscere il budget per l’assistenza educativa domiciliare: «In effetti so che ci sono state richieste particolari da alcuni utenti. Ci tengo a precisare che, così come ribadito dalla normativa di maggio 2024, prima di concedere l’educativa domiciliare è assolutamente necessario avere un piano individuale della persona con disabilità e per riuscire ad avere questo piano serve una collaborazione molto stretta tra parte sanitaria e parte sociale. Purtroppo quest’anno ci sono state problematiche con l’Ast che ha carenze di personale e quindi non siamo riusciti ad avere questi piani personalizzati. Nonostante questo, abbiamo comunque attivato tutte le ore di educativa e mi sento di dire che non ci sarà assolutamente nessun tipo di diminuzione perché questi progetti verranno fatti nel corso del tempo in modo definito e sulla base dello specifico progetto verrà rimodulato l’orario dell’educativa scolastica e domiciliare».
L’assessore Caucci ha proseguito elencando i progetti attivati in questo momento: «Da settembre 2024 per intervento domiciliare individuale sono 52 i beneficiari con un monte ore settimanale di 219 ore. Mattinando, che è uno specifico progetto, 10 beneficiari per 252 ore, Happy Days 24 beneficiari per 10 ore, poi i centri ricreativi comunali con un progetto sperimentale, 4 beneficiari e 4 ore settimanali. I centri ricreativi comunali estivi, 7 beneficiari per 139 ore. Altro progetto sperimentale, Tocco Ritocco, che è in fase di avvio in questo momento, 6 beneficiari e 3 ore settimanali. Tutti i progetti sperimentali sono a numero ristretto di soggetti, proprio perché cercheremo di vedere qual è poi l’esito di questo progetto. E poi stiamo già strutturando dei soggiorni vacanza presso i mercatini natalizi con 10 beneficiari per 180 ore. L’importo annuo stanziato a bilancio per il servizio di assistenza per l’autonomia domiciliare individuale e di gruppo ammonta a complessivi 534mila euro, la gara è in scadenza a ottobre 2026».