ANCONA – Anche in occasione delle festività natalizie, Guardia di finanza e Guardia costiera di Ancona hanno svolto congiuntamente attività ispettive sulla filiera ittica, per tutelare gli stock ittici e il consumatore finale e per l’emersione del lavoro irregolare.
I controlli, coordinati dalla direzione marittima della Guardia costiera di Ancona e dal Reparto operativo aeronavale della Guardia di Finanza di Ancona, sono stati indirizzati a individuare ipotesi di falsa o mancata indicazione dell’origine dell’alimento, focalizzando l’attenzione sulla tracciabilità del prodotto ittico.
L’attività, condotta con personale e mezzi a mare e a terra nell’areale di Ancona, ha portato all’accertamento di una serie di violazioni per mancanza di tracciabilità del prodotto trasportato su un mezzo stradale, su un’unità da diporto e su un peschereccio. A quest’ultimo sono state contestate anche altre violazioni amministrative (pesca in zona e tempi vietati, trasbordo di prodotto non autorizzato, inserimento delle catture su giornale di bordo elettronico non corrispondente al quantitativo effettivamente sbarcato, pesca e sbarco di prodotto in quantità superiori a quella autorizzata, imbarchi irregolari di marittimi).
Il totale dell’operazione ha portato a sanzioni per un ammontare complessivo di 11.616 €, al sequestro di prodotto ittico (vongole) per complessivi 1.386 kg e al sequestro di un attrezzo da pesca (1 draga idraulica).
Inoltre, in attuazione della legge sulla pesca, sono state comminate altre sanzioni accessorie, ossia l’applicazione di 16 punti sulla licenza di pesca e sul libretto di navigazione del comandante del peschereccio sanzionato.
Si è poi provveduto a rigettare in mare tutto il prodotto ittico sequestrato in area consentita, dato che il prodotto risultava ancora vivo e vitale.