OSIMO – Sono stati i carabinieri del Norm di Osimo a mettersi sulle tracce di tre malviventi e raggiungerli domenica sera (15 dicembre). Li hanno fermati a Porto Sant’Elpidio. I militari dell’Arma, attraverso appostamenti, pedinamenti e controlli incrociati, hanno iniziato a raccogliere elementi utili alle indagini con l’obiettivo di dare un nome e un volto a chi da settimane era protagonista di furti, tentati e messi a segno, tra Osimo, la zona a sud di Ancona, il Fermano e il Maceratese.
Il modus operandi era sempre lo stesso, uno di loro si arrampicava sui muri e passando dalle finestre si introduceva in casa permettendo l’accesso degli altri due complici. I carabinieri hanno iniziato a battere la pista della malavita albanese, soprattutto quelle delle cosiddette bande di ladri acrobati. Alla fine sono riusciti ad individuare tre malviventi, uno di 32 anni, uno di 28 e l’altro di 26, tutti albanesi. A fine novembre erano in quattro gli italo albanesi finiti in manette, più o meno della stessa età. Sono state le immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza e alcune auto usate per i furti che conducevano al quartier generale della banda, situato in un appartamento di Porto Sant’Elpidio. Il blitz attorno alla struttura abitativa. Hanno cercato di fuggire passando dalla finestra sul retro ma non ci sono riusciti. I tre sono stati bloccati e sono finiti in manette, per poi essere rinchiusi, uno nel carcere di Montacuto e gli altri due nelle camere di sicurezza della caserma di Osimo. Durante la perquisizione del covo della banda i militari dell’Arma hanno rinvenuto parte della refurtiva, soprattutto oro e gioielli, frutto delle decine di furti messi a segno. Ieri (16 dicembre) l’udienza di convalida. Uno resta in carcere, gli altri due scarcerati. Rinviata al 9 gennaio la direttissima.