Ancona-Osimo

Acquistano armi online, 78 persone denunciate tra cui uno jesino

Tutto è partito nel 2016 dalla Sicilia. Poi l'indagine, con la squadra mobile di Ancona, ha coinvolto anche la provincia dorica. Ottanta carabine e 12 pistole ad aria compressa, di fabbricazione straniera arrivate in Italia dalla Polonia, sono state sequestrate

La carabina sequestrata
La carabina sequestrata

ANCONA – Ottanta carabine e 12 pistole ad aria compressa sequestrate, di fabbricazione straniera arrivate in Italia dalla Polonia, 78 persone denunciate perché in possesso di armi illecitamente acquistate oppure per omessa denuncia o perchè in possesso di armi “clandestine”. Un’ottantina i soggetti coinvolti, tra cui uno jesino, responsabili di aver acquistato all’estero armi ad aria compressa con potenza superiore a 7,5 joule (limite imposto dalla legge italiana oltre il quale l’arma viene classificata come clandestina). Questi i numeri dell’operazione della polizia di stato “Lethal Weapon”, coordinata dal Servizio Centrale Operativo della polizia e dalla Procura di Enna, città da cui sono partite le indagni, e che ha coinvolto anche la squadra mobile di Ancona.

A Jesi infatti il personale della Squadra Mobile di Ancona, coadiuvato dal locale Commissariato ha perquisito l’abitazione di un 40enne, F.M., trovato in possesso di una carabina (Hatsan Mod Torpedo 150 Sniper, con mirino ottico di precisione) non avente non solo i requisiti di legge in quanto di potenza superiore a quella prevista dalla legge italiana, quindi classificata come “clandestina”, ma anche in violazione del Testo Unico sulle armi che vieta in modo categorico l’acquisto di tali strumenti atti ad offendere per corrispondenza. Le armi sono state sequestrate e l’uomo denunciato.

Tutta l’indagine, che poi ha convolto anche le Marche, parte a settembre 2016 e si svolge in Sicilia, a Centuripe (Enna) dove la polizia è sulle tracce di un uomo P.V. che ha acquistato svariati prodotti da negozi online, fornendo dati di pagamento di carte di credito clonate. Nella sua abitazione tra la merce di apparente provenienza illecita, per lo più acquistata online anche un fucile ad aria compressa di fabbricazione turca completo di munizioni, un cannocchiale di precisione per fucile, il tutto acquistato da una società avente sede in Polonia. Il siciliano è stato arrestato per ricettazione di merce e detenzione di armi clandestine. Un comportamento dell’uomo che secondo gli agenti rientra «nel fenomeno delle truffe nell’ambito degli acquisti su internet, dove soggetti – inventando  nomi di fantasia ed utilizzando dati di carte di credito, a volte anche reperiti nel “deep-web”, o documenti d’identità falsi ed utenze intestate a soggetti ignari – riescono ad effettuare centinaia di acquisti nei più svariati negozi online, senza spendita di denaro, per poi rivendere tutto».