Ancona-Osimo

Ancona, aggrediti da un cane senza guinzaglio nella pineta: «Poteva azzannarci»

L'episodio, per fortuna senza conseguenze, è accaduto al Passetto, vicino al bar e all'ascensore, e ha coinvolto una persona con disabilità

La pineta del Passetto, vicino al bar

ANCONA – Cani liberi di scorrazzare in pineta. Anche a danno delle persone che la frequentano? E’ questo il dubbio che si pone chi non è proprietario di un cane ma può trovarsi di fronte al quattrozampe in questione, senza guinzaglio né museruola, nella frequentata pineta del Passetto, a due passi dai giochi, dal bar Miramare e dall’ascensore. CentroPagina ha ricevuto un’educata quanto allarmata segnalazione da parte di una lettrice per un incontro non proprio piacevole della quale la stessa è stata, per così dire, vittima giorni fa. Perché un cane può non curarsi della persona che si trova di fronte, oppure comportarsi in modo affettuoso, ma anche aggressivo, solo apparentemente oppure realmente. E la percezione di paura di una persona è soggettiva e non dipende dall’effettiva aggressività dell’animale. Che, è bene ricordarlo, va tenuto al guinzaglio: un’ordinanza del ministero della salute che risale all’agosto 2024, infatti, ha introdotto una novità su un argomento sempre molto discusso, cioè gli obblighi che gravano in capo ai padroni di cani. L’ordinanza 199/2024 ha introdotto l’obbligo di museruola e guinzaglio per tutti i cani, senza distinzione di razza o pericolosità. E richiede dunque ai proprietari di cani di avere sempre a portata di mano una museruola quando si trovano in spazi pubblici e di condurre l’animale al guinzaglio, a prescindere dal tipo di cane. Museruola e guinzaglio, dunque, come spiega chiaramente l’avvocato Marco De Gregorio sul sito di materia legale Brocardi.it.

Ad Ancona esistono alcune aree dedicate ai cani, che possono essere attraversate e frequentate anche da persone, naturalmente, che sanno bene che in quell’area trovano cani liberi. Ne esiste una proprio a poche centinaia di metri dalla pineta del Passetto, e si trova oltre la piscina. Ma in pineta, ovviamente, il cane andrebbe tenuto al guinzaglio. «Desidero portarvi a conoscenza di una situazione riguardante la normativa sui cani zona pineta Ancona dove abitualmente mi reco assieme a familiari, persone con disabilità – scrive la signora alla redazione di CentroPagina –. Dopo un brutto episodio accaduto domenica 9 marzo 2025 mi sono rivolta con reclamo al comando di polizia locale di Ancona. Io non chiedo solo controlli, anche perché le possibili disgrazie possono accadere in una frazione di secondo, ma cartelli ben riconoscibili dove si impone ai proprietari l’obbligo del guinzaglio. A me interessa la prevenzione. Domenica scorsa io e mio fratello potevamo essere azzannati. Questa è la situazione rappresentata. Il fatto che i cani siano di aiuto morale, alla salute, alla sedentarietà dei loro proprietari sono parole filosofiche che non possono nuocere e limitare le libertà altrui. Vi chiedo un cortese supporto, per quanto potrete, volto a sollecitare non solo controlli che sono sicuramente sporadici, ma posa in opera di chiari cartelli. Ringrazio e saluto».

Ecco, dunque la storia della signora in questione, mail firmata con tanto di numero di cellulare, e inviata anche alla polizia locale anconetana: «Faccio seguito alla segnalazione presso la polizia locale di Ancona, circa il comportamento della proprietaria di un cane di taglia piuttosto grande. Il 9 marzo 2025 camminavo assieme a un persona con disabilità all’interno della pineta di Ancona, nel tratto che va dal posteggio persone con disabilità al chiosco. Una donna camminava dietro di molto, al proprio cane sciolto, senza guinzaglio né museruola. Improvvisamente il cane ha preso la rincorsa e si è diretto con forza, veloce verso di noi. Io mi sono messa a urlare di istinto e ho coperto mio fratello. Grazie all’intervento di un signore, e anche di Dio, il cane si è fermato a pochi cm da noi. La signora è stata ripresa dai passanti e con fare presuntuoso riteneva di essere nel giusto, non chiedeva scusa neanche per mio fratello che piangeva, e aggiungeva “Chiama chi ti pare! Il cane voleva giocare coi piccioni!” E noi, siamo piccioni? Non abbiamo il diritto alla serenità? Conservo la foto del cane. Chiedo cortesemente maggior attenzione da parte dei preposti, che mi venga chiarito con sollecitudine per piacere se, nel tratto indicato, i cani possono essere lasciati liberi di azzannare, potenzialmente, malati e persone comuni che passeggiano normalmente anche vicino ai giochi. Spesso si trovano cani grossi senza protezione o fatti condurre addirittura a minori. In attesa saluto e ringrazio». Una brutta vicenda, insomma, che tra l’altro ha rischiato di coinvolgere una persona con disabilità, quando la normativa a riguardo appare invece ben chiara.