ANCONA – «Era da un po’ che giravano lungo corso Garibaldi, infastidendo le persone. Prima di me era toccato ad un anziano con il cane. Volevano la mia tela. Hanno provato a strapparmela, poi mi hanno preso l’ombrello. Stavo per allontanarmi quando mi hanno colpito. Ho provato a difendermi ma sono caduto. Lo zaino pesante che portavo mi ha impedito di alzarmi e così hanno provato a tirarmi dei calci in faccia. È stato tutto molto violento». Racconta così l’aggressione di ieri sera, tra piazza Roma e corso Garibaldi, l’uomo di 44 anni finito nel mirino di due giovanissimi mentre passeggiava. È un pittore che preferisce non rendere note le sue generalità.
«Ho riportato una contrattura al collo – dice – e delle abrasioni al ginocchio. Ancora devo riprendermi ma sto bene. Quei due ragazzi volevano la mia tela, per dare fastidio». Il 44enne se li è trovati addosso e ha cercato, in un primo momento, di allontanarsi, poi ha cercato di difendersi. «Puzzavano di alcol – continua il pittore – erano le 19.15, alcuni amici che erano poco dietro di me sono subito intervenuti. Un finanziere che si era fermato per aiutarmi è stato colpito alle spalle con un pugno, mentre telefonava per chiedere soccorsi. È stato tutto molto rapido. Ho ringraziato molto quel finanziere (un 46enne di Napoli in servizio ad Ancona, ndr), quando ci hanno portati via in ambulanza».
La tela a cui puntavano i due giovani, per i quali in serata è scattato l’arresto e sono stati portati nel carcere di Montacuto per tentata rapina aggravata, in concorso, lesioni aggravate e resistenza a pubblico ufficiale, era stata preparata dal pittore ed era pronta per essere dipinta. «Non era un quadro già finito – spiega il 44enne – ma comunque già lavorato per essere utilizzato. Credo che se avessi avuto in mano un qualsiasi altro oggetto avrebbero comunque tentato di rubarlo. Volevano dare fastidio. Era da parecchio che disturbavano i passanti».
Dopo l’aggressione sono fuggiti verso l’edicola dei giornali, hanno dato dei colpi sulla serranda. Poi è arrivata la polizia che nel frattempo aveva chiuso le vie d’uscita dall’inizio alla fine del corso. «Poco prima li avevo visti che si filmavano con il telefonino – continua il 44enne – cantando e dando fastidio alla gente». Entrambi i due giovani sono noti alle forze dell’ordine per furti e droga. Uno aveva anche pendente una condanna penale con una misura alternativa alla detenzione e consistente con la messa alla prova ai servizi sociali. Per entrambi sono attese le convalide dell’arresto.