ANCONA – Al fine di prevenire il fenomeno del “bullismo”, atti di intimidazione, sopraffazione, oppressione fisica o psicologica commessi da giovanissimi “bulli”, ragazze e ragazzi, nei confronti di coetanei, in modo intenzionale e ripetuto nel tempo, la Questura di Ancona oltre al progetto ” Educhiamo insieme alla legalità”, realizzato in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale, specificamente rivolto agli studenti degli Istituti Scolastici di Ancona e della Provincia, con incontri e dibattiti, ha posto in atto servizi specifici mirati, impiegando i Poliziotti di Prossimità ed il Reparto dei Cinofili presso le scuole, in orario di ingresso ed uscita degli studenti, per vigilare sulla loro sicurezza e tutelare la loro serenità.
Nell’ambito dell’attività di contrasto, il Questore di Ancona, Cesare Capocasa, ha adottato provvedimenti di Ammonimento nei confronti di alcuni giovanissimi per arginare le loro condotte prepotenti.
Nello specifico, la Divisione Polizia Anticrimine, nelle ultime settimane, è stata impegnata ad effettuare mirati accertamenti per verificare alcune gravi condotte di bullismo, commesse da un gruppo di minori che frequentano un istituto scolastico cittadino, ai danni di un altro minore coetaneo.
L’attività è nata dalla segnalazione, fatta agli Uffici di Polizia, dal genitore di un ragazzo di 13 anni, il quale si presentava in Questura, raccontando di gravi atti di bullismo che subiva ripetutamente il figlio in ambito scolastico. Riferiva del suo malessere in quanto, da tempo, era stato preso di mira da alcuni compagni di classe e di Istituto che lo avevano minacciato e intimidito ed in alcune occasioni percosso. Tali episodi avevano costretto il ragazzo a modificare le sue consuete abitudini di vita, avendo ormai il terrore a recarsi ogni giorno a scuola. In un’occasione, il padre era stato costretto a prelevare anzitempo il figlio in quanto quest’ultimo, mentre si trovava in classe a lezione, era stato minacciato e deriso davanti ai suoi compagni da un alunno di un’altra classe che per fare ciò non aveva esitato ad entrare in aula, pur in presenza, in quel momento, dell’insegnante.
L’attività è stata posta in essere in collaborazione con la Dirigente dell’Istituto scolastico, che ha interloquito con il personale di Polizia, riferendo che l’istituto aveva già preso provvedimenti nei confronti dei ragazzi autori delle molestie. Anche le docenti hanno confermato quanto dichiarato dal ragazzo circa le vessazioni subite, sottolineando la situazione generale, piuttosto difficile, in cui si trova il loro Istituto, frequentato da ragazzi di varie etnie e la cui convivenza risulta spesso difficile.
Alla luce dei fatti accaduti, pertanto, personale qualificato dell’Ufficio Minori e vittime vulnerabili ha notificato 5 provvedimenti di Ammonimento, firmati dal questore Capocasa, ad altrettanti minori ritenuti facenti parte del gruppo responsabile delle condotte minacciose e vessatorie, alla presenza dei genitori di questi ultimi.
I provvedimenti odierni rappresentano il frutto di una particolare attenzione del Questore di Ancona nei confronti del fenomeno del bullismo, sia in ambito scolastico che extra. Già nel precedente mese di ottobre personale della Polizia di Stato era intervenuto presso lo stesso Istituto a seguito di un’aggressione nei confronti di un ragazzo di 13 anni ad opera di un coetaneo.
Sempre nel mese di ottobre è stato emesso un altro ammonimento del Questore di Ancona per cyberbullismo a carico di due ragazzi quattordicenni che avevano minacciato un altro di 15, inviandogli continui messaggi telefonici contenenti minacce di causare lesioni personali ed in alcuni casi di provocarne la morte.
Il Questore di Ancona: «È fondamentale contribuire all’educazione, al rispetto delle regole ed alla conoscenza dei valori della nostra Costituzione, ma anche proporre agli insegnanti e ai genitori segmenti di riflessione per formare i Cittadini di Domani. Penso ai fenomeni di devianza più vicini ai giovani, quali il bullismo, il cyberbullismo, l’educazione stradale, l’utilizzo consapevole di internet e dei social. La scuola è l’architrave sul quale poggia la società e questo è il modo di ESSERCI della Polizia di Stato. L’appello rivolto agli studenti è a non girarsi dall’altra parte, ma quello di essere i lampioni sulla strada della legalità».