ANCONA – Un pugno sferrato a caso nella mischia all’uscita della discoteca potrebbe costare 80mila euro di risarcimento danni e una condanna per lesioni gravissime ad un 26enne chiaravallese. Quel colpo infatti, inferto nell’estate di quattro anni fa, fuori dal Mammamia di Senigallia, è costato due denti alla vittima, un 22enne anconetano che ha subito lesioni permanenti. Il chiaravellese, finito a processo, oggi ha testimoniato in aula davanti al giudice Elisa Matricardi raccontando la sua versione dei fatti. «Ero uscito dalla discoteca ed ero diretto a prendere il pullman per tornare a casa – ha detto il 26enne – dietro di me c’erano diverse persone che gridavano. Qualcuno mi ha spinto e io in un input difensivo mi sono girato. Mi è partito un pugno». Stando a quanto riferito da amici della vittima, il colpo ha preso in viso il 22enne che non è stato nemmeno soccorso dal chiaravallese. «Preso dal panico del momento – ha detto sempre al giudice il 26enne – mi sono allontanato, facendo una cavolata. Ero sobrio. Conoscevo quel ragazzo solo di vista ma non ci ho mai parlato». L’anconetano ha riportato una prognosi di 78 giorni e la caduta definitiva di due denti. Un danno permanente per il quale si è costituito parte civile nel processo, con l’avvocato Emanuela Bruno, chiedendo un risarcimento danni di 80mila euro. L’udienza è stata rinviata al prossimo 5 febbraio. L’imputato è difeso dall’avvocato Andrea Natalini.
Perde due denti dopo un pugno in faccia e chiede 80mila euro all’aggressore
Imputato per lesioni gravissime un chiaravallese di 26 anni. All'uscita della discoteca Mammamia ha colpito un 22enne anconetano creandogli, stando all'accusa, un danno permanente. Ora rischia la condanna e il pagamento del risarcimento danni