Ancona-Osimo

Ancona, cittadino albanese rimpatriato a Tirana. Scontava un anno e mezzo per documenti falsi

In merito all'attività di contrasto all'immigrazione clandestina, é stata data esecuzione a 126 provvedimenti di espulsione del Prefetto. Dal gennaio 2023 il porto dorico è teatro di sbarchi di migranti, nel solo anno corrente oltre 600 persone

L'aeroporto Raffaello Sanzio

ANCONA – La Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un’espulsione giudiziaria nei confronti di un cittadino albanese recluso presso la Casa Circondariale di Ancona. Lo straniero stava scontando una pena di 1 anno e sei mesi per ricettazione, possesso e fabbricazione di documenti falsi. Ieri i poliziotti della Questura Dorica hanno prelevato il quarantenne albanese e lo hanno condotto presso l’Aeroporto di Falconara Marittima, da dove è partito alla volta di Tirana scortato da due poliziotti specializzati nelle scorte internazionali. 

In merito all’attività di contrasto all’immigrazione clandestina, é stata data esecuzione a ben 126 provvedimenti di espulsione del Prefetto. Sono stati 117 gli ordini a lasciare il territorio nazionale firmati dal Questore Capocasa, mentre risultano 42 i cittadini stranieri accompagnati presso i CPR presenti sul territorio nazionale. Con il cittadino albanese, salgono a 45 gli stranieri direttamente rimpatriati nei loro Paesi di origine dalla Polizia di Stato perchè ritenuti socialmente pericolosi.

Anche nel versante dell’accoglienza di cittadini stranieri la Polizia di Stato di Ancona è impegnata in prima linea. 

Dal gennaio 2023 il porto dorico è teatro di sbarchi di migranti e, nel solo anno corrente, sono stati 5 gli eventi umanitari, su 12 in totale. Oltre  600 gli uomini, le donne e i bambini che hanno trovato ad Ancona un porto sicuro. Numeri importanti per il capoluogo marchigiano che assumono ancora più significato se sommati agli altri dati dell’accoglienza: più di 1600 i cittadini stranieri che hanno avanzato una richiesta di protezione internazionale e che nell’arco di 30 giorni al massimo hanno ottenuto un attestato che consente loro di soggiornare regolarmente. Quasi 17 mila invece i permessi di soggiorno prodotti dagli sportelli della Questura.

Il Questore Capocasa: «Una sana e corretta gestione del fenomeno migratorio, implica complesse valutazioni.  Da un lato occorre garantire cure, assistenza e regolarizzazione a chi ne ha diritto, dall’altro è fondamentale limitare i fenomeni di clandestinità ed irregolarità specie quando questi possano dar vita episodi di delinquenza che sfociano, poi, in una riduzione della sicurezza percepita oltrecché in turbative dalla pacifica e tranquilla convivenza tra cittadini».