ANCONA – Durante la notte (26 marzo) la Polizia di Stato ha arrestato un uomo italiano di circa 50 anni per i reati di resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali aggravate. L’uomo è stato anche denunciato per i reati di violenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, oltraggio a Pubblico Ufficiale, rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale e danneggiamento.
L’intervento della polizia è nato a seguito della richiesta da parte di una donna, compagna dell’uomo, che era stata cacciata dalla sua abitazione dello stesso dopo una lite. L’uomo era rientrato nell’abitazione da circa una settimana, dopo essere stato scarcerato da Montacuto a seguito dell’espiazione della pena detentiva per cui era ristretto per precedenti condanne per reati contro la persona, il patrimonio, gli stupefacenti ed evasione.
La donna dapprima contattava la Polizia per richiedere aiuto ma dopo qualche minuto richiamava e riferiva di non voler più la Polizia sul posto poiché l’uomo l’aveva minacciata che qualora avesse visto la Polizia ci sarebbero state delle gravi conseguenze.
Giunti sul posto i poliziotti hanno trovato il cinquantenne sulle scale dell’abitazione, in preda all’ira che urlava ed inveiva contro gli operatori con frasi ingiuriose del tipo “dovete morire, io vi rovino la vita e voi non contate niente”.
Dopo aver tentato di farlo desistere inutilmente l’uomo tentava di colpire gli agenti intervenuti con calci e pugni. Pertanto veniva condotto negli Uffici di via Gervasoni dove veniva tratto in arresto e collocato nelle camere di sicurezza in attesa dell’udienza di convalida. Anche all’interno della Questura l’uomo continuava a minacciare i poliziotti ed inoltre tentava di danneggiare gli uffici con calci e pugni alle porte.