ANCONA – Ancora un ammonimento emesso dal Questore di Ancona per condotte di atti persecutori commesse da un uomo, italiano di circa 40 anni, nei confronti della sua ex fidanzata coetanea.
I due avevano avuto una relazione durata qualche anno ma, dopo l’interruzione della relazione, lui aveva trovato un pretesto per perseguitare la donna. In particolare l’uomo, con la scusa di voler vedere il gatto (preso durante la convivenza) aveva iniziato a perseguitare la donna, tentando di intrufolarsi anche dentro la sua abitazione sperando di non essere notato. Una sera lo stesso si era piantato sotto il balcone della vittima ed aveva iniziato ad urlarle minacce ed insulti, fino a dirle “ti ammazzo”.
La donna, spaventata e preoccupata per l’escalation di violenza del suo ex il giorno seguente si è rivolta alla Polizia di Stato esponendo i fatti e facendo richiesta di ammonimento al Questore che, in breve tempo ha emesso la misura di prevenzione nei confronti dell’uomo. La richiesta di ammonimento ex art. 8 della L. 38/2009 consente alle vittime di atti persecutori e revenge porn di avanzare istanza al Questore della Provincia che, valutata la situazione e dopo accurata istruttoria, può emettere la misura.
«È importante rammentare infine che, come viene esplicitamente comunicato anche al destinatario della misura all’atto della notifica, qualora un soggetto già ammonito continui a vessare la parte lesa, la condotta diventa perseguibile d’ufficio dalle Forze dell’Ordine, senza che occorra specifica querela. La Polizia di Stato ricorda infine che le segnalazioni possono essere inviate anche tramite l’app ufficiale della Polizia di Stato YouPol, scaricabile gratuitamente sui devices Apple o Android», spiega il corpo.
Il Questore Capocasa: “Aiutiamo tutte le vittime di maltrattamenti ed atti persecutori ad uscire da queste difficili situazioni che incidono sulla vita privata, sociale e lavorativa della vittima. I poliziotti e le poliziotte ci sono sempre e lavorano ogni giorno a tutela delle donne e degli uomini che subiscono tali condotte. E’ importante parlarne sempre e chiedere aiuto già al primo segnale di violenza o sopraffazione, possiamo aiutarvi ad uscire dal circolo della violenza.”