Ancona-Osimo

Ancona, movida sotto la lente: chiuso un noto locale del centro

All'interno del locale, che organizzava serate universitarie senza le necessarie autorizzazioni, sono stati trovati circa 300 ospiti, molti dei quali minorenni

La Questura di Ancona
La Questura di Ancona

ANCONA – In un’operazione congiunta, il personale della Questura del Capoluogo Dorico ed i Finanzieri del Comando Provinciale di Ancona, hanno effettuato un controllo amministrativo presso un noto locale del centro che da qualche tempo organizzava serate universitarie in città, senza le previste autorizzazioni. A seguito del controllo il Questore di Ancona ha disposto la chiusura del locale per dieci giorni, ex art. 100 TULPS.

Nella notte di sabato 25 gennaio, è stata effettuata un’ispezione mirata a verificare il rispetto delle normative di settore. All’interno del locale, che organizzava serate universitarie senza le necessarie autorizzazioni, sono stati trovati circa 300 ospiti, molti dei quali minorenni. Tavoli e sedie erano stati spostati per permettere ai giovani di ballare, con musica da discoteca, deejay e luci soffuse, riproponendo quindi il classico ambiente da discoteca.

Al legale rappresentante della società, così come al socio presente al momento del controllo, venivano pertanto contestate le violazioni riguardo la mancanza di licenza di pubblico spettacolo (prevista dagli artt. 68 e 69 TULPS) e di agibilità del locale (ex art. 681 CP). L’evento era stato fortemente pubblicizzato tramite i social media (“Facebook” ed “Instagram”) come “venerdì universitario”, con possibilità di prenotarsi mediante numeri di telefono, nonostante il locale stesso non avesse alcuna autorizzazione per effettuare pubblico spettacolo. È stato inoltre accertato che nella sala da ballo allestita non vi erano uscite di sicurezza, con conseguente pericolo per la pubblica incolumità, perché in caso di incendio o altro nefasto evento, i giovani intenti a ballare sarebbero dovuti evacuare all’esterno utilizzando l’unica uscita che fungeva anche da entrata del locale.

Pertanto, il personale operante, per ragioni di sicurezza e pubblica incolumità, è stato costretto ad ordinare l’interruzione della musica ed il deflusso della folla presente nella struttura dove si stava svolgendo la serata danzante, al fine di scongiurare eventuali condizioni pericolose che si sarebbero potute creare. I finanzieri, oltre ad aver individuato un lavoratore “in nero”, stanno verificando le posizioni lavorative di altro personale presente nel locale al momento dell’accesso, intento ad esercitare l’incarico/mansione di P.R. (public relations).

Pertanto la documentazione giuslavoristica dei citati soggetti sarà vagliata dal personale del Gruppo Guardia di Finanza di Ancona che, fatte le pertinenti valutazioni, provvederà alle previste contestazioni.

Al riguardo, la serata di venerdì su sabato risulta solo l’ultima di una serie di eventi organizzati dal locale, pertanto, il Questore di Ancona – Autorità provinciale di PS – ha emesso un provvedimento di sospensione dell’attività del locale per dieci giorni, ex art. 100 TULPS. Il personale della Squadra amministrativa e di Sicurezza della Divisione Pas e della Guardia di Finanza di Ancona ha posto i sigilli al locale, con affissione di un cartello attestante la chiusura dello stesso.

I controlli ai locali della movida serale si inseriscono in un più ampio progetto voluto dal Questore Capocasa che mira a rafforzare la sicurezza urbana e quindi la vivibilità del territorio. Con pattuglie automontate e servizi dedicati, la Polizia di Stato svolge costanti controlli per prevenire possibili episodi di mala movida che, soprattutto durante i weekend invernali, potrebbero registrarsi proprio intorno ai locali che somministrano alcol nel centro Cittadino, fenomeno che è stato eliminato ormai da più di due anni ma che deve essere costantemente monitorato per evitare che possa riemergere.

L’operazione condotta dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di Finanza rimarca il costante impegno nella salvaguardia dell’incolumità dei cittadini nonché nella lotta al pernicioso fenomeno sociale dello sfruttamento dei lavoratori.