ANCONA – Sono state portate all’Istituto di medicina legale dell’ospedale di Torrette le ossa trovate a fine marzo vicino all’Hotel House di Porto Recanati (leggi l’articolo). Domani (9 maggio) inizieranno le procedure che porteranno alla comparazione del dna per vedere se quei resti sono di Cameyi Mosammet, la bengalese di 15 anni scomparsa nel nulla dal capoluogo dorico il 29 maggio 2010. La comparazione dovrà essere fatta con il dna che verrà estrapolato dai prelievi di saliva dei familiari: quello della mamma, già arrivato a Torrette, e quello di uno dei tre fratelli della ragazzina, che verrà portato domani. Prima si isoleranno quindi i codici genetici dalle ossa ritrovate, che apparterrebbero ad un unico soggetto, e si isoleranno i codici genetici dai campioni dei familiari. Una procedura che durerà settimane.
Le ossa sono state consegnate dall’autorità giudiziaria all’Istituto di medicina legale di Torrette. Intanto la procura dorica, il pm titolare è Mariangela Farneti, ha riaperto il caso sulla bengalese scomparsa dopo l’archiviazione. L’avvocato Luca Sartini, che segue il caso per l’associazione Penelope che tutela la famiglia di Cameyi, aveva nominato di recente un consulente di parte per partecipare agli accertamenti sul dna, la genetista Marina Baldi (leggi l’articolo).