ANCONA – Era sceso a comprare una bottiglietta d’acqua quando il treno della tratta Roma-Fabriano era ripartito senza di lui. A bordo aveva lasciato il suo zainetto, con un chilo di marijuana. Per recuperarlo aveva chiamato la polizia ferroviaria. Un gesto che gli costò l’arresto visto che gli agenti gli avevano sì ritrovato lo zaino ma avevano anche guardato cosa ci fosse dentro. A distanza di due mesi il pusher sbadato ha patteggiato ieri al tribunale dorico ad un anno e quattro mesi, pena sospesa. Il giovane, un 26enne nigeriano residente nella capitale, era sceso a Foligno per comprare l’acqua. Era il 17 aprile scorso. Dopo un’operazione congiunta della polfer di Foligno, Fabriano e la squadra di pg della polfer di Ancona, N. A., era stato arrestato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio. Il capotreno, dopo la segnalazione della polizia, aveva ritrovato lo zaino a bordo e lo aveva fatto avere agli agenti, alla stazione di Fabriano. All’interno c’era un involucro che ha insospettito la polizia per il forte odore che emanava, quello tipico della marijuana. Il 26enne si era presentato a ritirare lo zaino recuperato e messo davanti ai fatti aveva tentato di dire che non era il suo. Però le telecamere della stazione di Roma, da dove era partito, lo avevano ripreso proprio con quello zaino in spalla. Il nigeriano, difeso dall’avvocato Marina Magistrelli, è tornato libero nella sua città di residenza, a Roma.
Perde zaino sul treno con un chilo di droga, pusher patteggia
Un anno e quattro mesi al 26enne che due mesi fa era sceso da un regionale diretto a Fabriano per comprare l'acqua. Il convoglio era ripartito senza di lui. Chiamata la polfer per recuperare lo zainetto era stato arrestato