Ancona-Osimo

Più di 700 assunti a tempo indeterminato in Regione, senza concorso. Abuso d’ufficio per 53 dirigenti

L'operazione, chiamata “Easy Job” è stata portata avanti dai militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Macerata, in stretto coordinamento con la Procura della Repubblica di Ancona

La sede della Procura ad Ancona
La sede della Procura ad Ancona
MACERATA – Assunti in Regione a tempo indeterminato e senza regolare concorso più di 700 persone. Denunciati 53 dirigenti dell’ente di via Raffaello di Ancona per abuso d’ufficio. L’operazione, chiamata “Easy Job” è stata portata avanti dai militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Macerata, in stretto coordinamento con la Procura della Repubblica di Ancona, a seguito di una autonoma attività finalizzata alla repressione delle frodi in danno dei bilanci locali. I danni alla Regione sono pari a più di 120 milioni di euro.
La complessa attività operativa, che si è sviluppata per oltre 18 mesi su tutto il territorio regionale attraverso lunghi e articolati esami testimoniali e documentali, riscontrati con una minuziosa analisi normativa, ha infatti permesso di far emergere sistematiche e diffuse violazioni costituenti reato. In particolare, secondo le indagini, i dirigenti denunciati hanno eluso la normativa di settore, ovvero omesso di predisporre i previsti “Piani triennali del fabbisogno del personale”, documento fondamentale per consentire, alla Regione, di preventivare le necessità di personale da assumere. Tale omissione  determinando la mancata verifica preventiva delle effettive esigenze di assunzioni, ha consentito la “stabilizzazione ” indebita di 776 dipendenti già assunti a tempo determinato.

In molti casi, inoltre, non sono state attivate le necessarie procedure di concorso pubblico, mentre in altri si è proceduto alla predisposizione di “bandi fotografia”: veri e propri provvedimenti illeciti formati esclusivamente per assumere dipendenti predeterminati. «In tali bandi infatti, i requisiti previsti sono stati “fotografati” su quelli effettivamente posseduti dai lavoratori interessati, arrivando persino a pubblicare il relativo bando di concorso il giorno successivo a quello in cui il dipendente da stabilizzare aveva maturato i requisiti indicati», spiegano in una nota i militari.

Sono state accertate anche altre violazioni per 11 lavoratori “stabilizzati”, avendo falsamente attestato il possesso di requisiti in realtà non posseduti. Questi sono stati segnalati all’autorità giusdiziaria di Ancona. In un caso poi si è proceduto a denunciare il lavoratore per il reato di truffa aggravata (art.640, 2° comma, Cod.Pen.).

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