ANCONA – L’ex giocatore dei Dolphins lo aveva sorpreso a rubare nell’auto della madre, alla Palombare. Dopo averlo placcato lo aveva fatto arrestare, insieme ad un complice. In manette erano finiti un 44enne e un 56enne, anconetani e con problemi di tossicodipendenza. Entrambi erano accusati di aver commesso diversi furti all’interno di auto in sosta, in alcune vie della città. Oggi è arrivata la condanna per rapina. Tutti e due hanno scelto l’abbreviato. Per il più giovane, quello bloccato da Filippo Lombardi, l’ex giocatore di football, il gup Francesca De Palma ha deciso una pena a due anni da scontare in carcere, dove l’uomo è detenuto. Il 56enne invece è stato condannato ad un anno e quattro mesi, da scontare ai domiciliari, perché aveva risarcito il danno. Entrambe le difese, l’avvocato Marina Magistrelli per il 44enne e l’avvocato Giovanni Rizzi per il 56enne, hanno chiesto la revoca della custodia cautelare e il giudice si è riservato. Tutti e due ricorreranno in appello. Per i legali non ci sarebbe stata una rapina ma solo un furto.
Era il 16 marzo scorso, di mattina, quando l’ex giocatore di football aveva notato qualcuno armeggiare vicino all’auto della madre, in via dell’Industria, proprio davanti al bar AntOne, dove la donna lavora. Il figlio era passato a fare colazione. Lombardi inizialmente aveva pensato che fosse il fratello quella figura maschile vicino alla Ford Fiesta ma poi aveva realizzato che era un ladro. Così era corso in strada e aveva bloccato il 44enne che lo aveva spintonato per cercare di fuggire. Era in compagnia di un complice che invece era riuscito a tagliare la corda. Il 56enne era stato arrestato poco dopo dalla polizia, non molto lontano da via dell’Industria. Gli agenti avevano trovato nella disponibilità dei due arrestati diversi oggetti risultati rubati nelle auto in sosta, in quel periodo, in alcune vie della città.