Ancona-Osimo

Ancona: pluriomicida, detenuto per droga, evade dal carcere di Barcaglione

È caccia all'uomo: Xhevdet Plaku, 44 anni albanese, era impiegato in lavori all'esterno del carcere senza scorta e ha fatto perdere le sue tracce quando è uscito a buttare l'immondizia

Il Penitenziario del Barcaglione
Il Penitenziario del Barcaglione

ANCONA – Pluriomicida, recluso al carcere di Barcaglione per una questione legata allo spaccio di droga, evade e fa perdere le sue tracce. È successo ieri mattina, 23 gennaio, ma l’allarme è scattato solo verso le 11.30 quando l’uomo – Xhevdet Plaku, 44enne albanese pluriomicida residente ad Ancona e già detenuto da un anno e mezzo – mancava all’appello. Da quel momento è iniziata una vera caccia all’uomo da parte della Polizia Penitenziaria, dalla Questura e dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Ancona.

Un passo indietro. Plaku si trovava rinchiuso nel carcere di Barcaglione poiché doveva scontare una pena lieve per spaccio. Già dentro da un anno e mezzo, gliene mancavano appena due anni per la fine pena. Proprio essendo prossimo alla fine dell’espiazione della sua pena, ha potuto beneficiare del regime detentivo dell’articolo 21 dell’Ordinamento Penitenziario: non una misura alternativa, bensì un beneficio per il detenuto, concesso dal direttore dell’Istituto di Pena, che si traduce nella possibilità di lavorare all’esterno in condizioni idonee e senza scorte. Plaku era addetto alle mansioni di pulizie della caserma degli agenti e degli uffici di direzione con libertà di movimento all’esterno del carcere. E di questo ha approfittato.

Ieri mattina era uscito per gettare dell’immondizia, e non essendo soggetto a scorta, è fuggito a campi dirigendosi verso una strada esterna dove ha fatto perdere le sue tracce. Presumibilmente deve aver trovato l’aiuto di un complice, che lo attendeva nei pressi e con cui si sarà allontanato perché se si fosse allontanato a piedi, il dispiegamento di forze impiegato nelle ore successive per cercarlo, lo avrebbe stanato certamente. Invece sembra svanito nel nulla. I poliziotti della Penitenziaria insieme ai Carabinieri e ai poliziotti della Questura, hanno battuto a tappeto l’intera zona attorno al carcere, ispezionando le campagne ei campi, i casolari diroccati e le zone impervie. Ma ancora dell’evaso non ci sono tracce.

Chi è
Sebbene detenuto al carcere di Barcaglione, Xhevdet Plaku è un uomo pericoloso. Albanese, 44 anni, residente ad Ancona, ha alle spalle ben due omicidi e non solo. Un trascorso criminale anche nello sfruttamento della prostituzione e nello spaccio. Ritenuto leader di un gruppo criminale albanese con sede in Italia, coinvolto nel traffico di stupefacenti dai Paesi Bassi e Belgio, il 44enne importava pacchetti di cocaina che si distinguevano in base alla qualità (erano contrassegnati con note griffe: “Hermes” era la più pura, poi “Lacoste”, “G4”, “Rolls Royce” e “PlayBoy”). Nel 2000 il primo omicidio, a Borghetto Santo Spirito, Savona. Ha sparato in testa a un connazionale freddandolo con due colpi di pistola. Poi è scappato in Albania, dove è stato arrestato nel 2010 ed estradato poi in Italia nel 2013. Ma per un assurdo errore giudiziario fu rimesso in libertà e sparì. Il secondo delitto, nel 2003 a Durazzo, per cui fu condannato a 22 anni. Ma in carcere, di fatto, stava per una questione di droga.