ANCONA- È stato convalidato l’arresto del pusher marocchino di 19 anni, sorpreso ieri sera (23 febbraio) dai Carabinieri mentre spacciava al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Torrette. Il pusher O.Z. contrattava la cessione dello stupefacente attraverso l’applicazione Whatsapp: 50 euro per 7 grammi di hashish. E così ieri intorno alle 18, i carabinieri della Stazione di Collemarino, unitamente a quelli del Norm, hanno arrestato il giovane nella sala d’aspetto del Pronto Soccorso mentre cedeva vicino ai distributori automatici, la droga ad un cliente, in ospedale per accertamenti. I militari da tempo tenevano sotto controllo la sala d’aspetto, luogo scelto dal marocchino per spacciare “indisturbato” confondendosi tra i pazienti.
Ma ieri, il piano del giovane pusher è saltato grazie all’intervento dei carabinieri che, visionando i telefoni cellulari sono riusciti a ricostruire l’intera conversazione. Su whatsapp hanno trovato l’intera dinamica dello spaccio con tanto di reciproche cautele da adottare per evitare gli “sbirri”. Perquisita l’abitazione del 19enne, i militari hanno rinvenuto un grinder metallico con all’interno tracce di marijuana. La sostanza stupefacente e il cellulare sono stati sequestrati. O.Z. è stato condotto in caserma e per lui sono scattate le manette per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Questa mattina la direttissima presso il Tribunale di Ancona: il Giudice ha convalidato l’arresto senza disporre misure cautelari.