Ancona-Osimo

Estremista islamico a Cerreto d’Esi, nel cellulare aveva video di decapitazioni e istruzioni per fare bombe: espulso

È un 34enne marocchino, Rabhi Soufiane. A lui sono arrivati i carabinieri del Ros e del comando provinciale dopo una attività di indagine durata quasi due anni. È stato considerato un pericolo per la sicurezza nazionale

ANCONA – Da due anni era pedinato e controllato dai carabinieri del Ros, il raggruppamento operativo speciale dell’Arma, e questa mattina è stato prelevato da casa e portato a Bologna per l’espulsione.

Trovato a Cerreto d’Esi estremista islamico vicino all’Isis. Nel cellulare che i carabinieri hanno controllato minuziosamente, c’era un video di decapitazioni e filmati per documentare la realizzazione di esplosivi a base di potenti componenti usate dai terroristi, il Triperossido di Triacetone. E poi sermoni di propaganda per il “sedicente stato islamico”.  Un soggetto pericoloso per la sicurezza nazionale. Si tratta di un marocchino di 34 anni, Rabhi Soufiane, nato a Fquih Ben Salah. Grazie all’attività dei carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Ancona diretto dal comandante Stefano Caporossi, il marocchino è stato espulso su decreto emesso dal ministero dell’Interno firmato due giorni fa.

Alle 7 il blitz nella sua abitazione, dove abitava da solo pur avendo parenti in paese.
Il 34enne era un autoradicalizzato, un estremista islamico con un risentimento verso il mondo occidentale. A lui i carabinieri sono arrivati dopo il furto di un telefonino, rubato nel giugno 2016 e poi trovato in possesso a lui a luglio dello stesso anno. I militari lo avevano denunciato per ricettazione. Il cellulare è stato analizzato a lungo e grazie ad una lunga attività investigativa del Ros e dei carabinieri del comando provinciale sono emersi i video. Video non disponibili dal web ma tipici dei radicalizzati islamici e scambiati tra estremisti tanti che portavano il marchio “Al furquan media”. Il marocchino è stato pedinato è tenuto d’occhio per quasi due anni, fino a questa mattina, quando è scattata la cattura per l’espulsione. Era a casa quando sono entrati i carabinieri. Non ha detto nulla. Nell’abitazione viveva da solo ma in paese ha altri parenti, al momento estranei al materiale di cui è stato trovato in possesso sul telefonino. Portato a Bologna partirà per Casablanca. Due mesi fa aveva chiesto il rinnovo del permesso di soggiorno che la Questura però aveva rigettato. Non era nuovo ad alterazioni del documento per ottenere il permesso di soggiorno. A Cerreto non aveva un lavoro fisso ma viveva con impieghi saltuari.