Ancona-Osimo

Quattro volte in ospedale picchiata dal compagno, nei guai un 30enne

L’uomo è stato raggiunto da un divieto di avvicinamento e di comunicazione. È accusato di maltrattamenti e lesioni. L’indagine è della squadra mobile di Ancona

ANCONA – Picchiata dal compagno al punto di finire in ospedale quattro volte in due mesi. Un incubo per una 20enne che dopo una denuncia fatta alla polizia forse troverà un po’ di pace.

Nelle ultime ore i poliziotti della squadra mobile della questura, Sezione reati contro la persona e a sfondo sessuale, coordinati dalla Procura, hanno concluso un’attività investigativa che ha avuto come epilogo, l’applicazione di un’ordinanza della misura cautelare del divieto di avvicinamento e di comunicazione con qualsiasi mezzo, a carico di un anconetano, di anni 30, rappresentante, responsabile di maltrattamenti e lesioni aggravate, commesse ai danni della sua fidanzata convivente, di anni 20, anch’essa anconetana.

La vicenda giudiziaria trae origine dalla denuncia sporta dalla vittima, circa un mese fa, negli uffici della polizia dove la ragazza raccontava agli investigatori di essere stata vittima per mesi, di continue violenze e maltrattamenti psicologici (4 volte all’ospedale, di cui 3 in un mese). Lui l’avrebbe presa a pugni e a calci, per banali motivi e per gelosia. In alcune situazioni le ha rotto anche il cellulare. La 20enne, inizialmente, al pronto soccorso inventava scuse riguardo le ferite, dicendo di essere caduta per le scale.

L’attività investigativa che ne scaturiva, condotta negli ultimi due mesi dagli agenti della squadra mobile permetteva di appurare diversi fatti di violenza commessi dall’uomo nei confronti della sua convivente. Sono stati raccolti referti medici e testimonianze nonché preziosi riscontri fotografici e documentali che hanno rafforzato il quadro probatorio già ampiamente evidenziato dalle dichiarazioni della vittima.

La successiva richiesta di adeguata misura cautelare avanzata dalla procura permetteva di ottenere, in tempi brevissimi, l’emissione del provvedimento di misura cautelare da parte del gip.

Ora non potrà più avvicinarsi a lei.