ANCONA – «Ora sta meglio ma è stato spaventoso. Mia figlia non è più in ospedale, adesso sta con i carabinieri. Loro li troveranno, erano in due, lasciamogli fare le indagini». Parla così la mamma della 42enne che domenica pomeriggio sarebbe stata speronata in auto, a Barcaglione, e poi picchiata da due uomini che volevano abusare sessualmente di lei (leggi l’articolo). I familiari abitano nella sua stessa palazzina, alla periferia della città, e sono stati loro ad allertare il 118 quando la figlia ha fatto rientro a casa dopo quello che sembra essere stato un vero agguato. In due, a bordo di un’auto e con il volto travisato, l’avrebbero seguita e poi avvicinata mentre lei era alla guida. Poi l’hanno ferita al volto e al corpo, spogliandola.
Padre e madre della donna erano a casa questa mattina, scossi da quanto accaduto alla figlia. Poche parole con i vicini che ieri hanno visto arrivare l’ambulanza sotto casa e poi i carabinieri stazionare per ore lungo la strada. «Ci sono le indagini in corso – insiste la madre – aspettiamo quelle prima di dire altro». La figlia, dopo essere stata trattenuta in ospedale per i controlli medici (prima al Salesi e poi a Torrette) è stata dimessa e ha già fatto denuncia ai carabinieri fornendo una prima versione dei fatti di cui ricorda pochi particolari. Ai militari avrebbe indicato il punto dove sarebbe stata speronata, la strisciata delle ruote rimasta sull’asfalto e il campo lungo la strada di Barcaglione dove si sarebbero consumate le violenze. Non un rapporto completo.
I carabinieri, a condurre le indagini sono i militari del Norm e quelli della stazione di Collemarino competente per il luogo indicato del presunto agguato, stanno cercando se nella zona ci siano telecamere che possano aver ripreso il passaggio della vettura. Si cercano anche testimoni. Fino a questa mattina non era stato aperto ancora nessun fascicolo in Procura ma i militari hanno avvisato il magistrato di turno dell’accaduto, Rosario Lioniello, che attende una relazione più dettagliata per domani.