FALCONARA – Lei lo lascia, lui non si rassegna e allora la perseguita fino al punto di nascondere la droga nell’auto della donna e avvisare i carabinieri con una telefonata anonima. A processo per stalking e calunnia un 40enne. L’uomo oggi è stato rinviato a giudizio dal giudice Paola Moscaroli e l’8 maggio si aprirà il processo.
Stando all’accusa avrebbe perseguitato la sua ex fidanzata, 40enne anche lei, alla fine di una relazione durata quattro anni e terminata nel 2012. I due convivevano quando la donna ha deciso di andarsene e tornare a vivere nella sua città. Da quel momento per lei sarebbe iniziato l’incubo. L’uomo l’avrebbe seguita, pedinata e reso la vita impossibile con telefonate e messaggi. «Ti vedo, sei a casa, tutta nuda, sei una t…», le avrebbe detto al telefono dimostrandole che era appostato davanti casa e la osservava da fuori.
Un giorno, mentre era alla guida, la donna è stata fermata dai carabinieri che hanno perquisito l’auto trovando diversi grammi di hashish all’interno dell’abitacolo. Qualcuno, poco prima, aveva telefonato al 112 segnalando la vettura e la 40enne come sospetta pusher. L’ex era riuscito a nascondere lo stupefacente nell’auto di lei per metterla nei guai e simulare quindi il reato di spaccio. La 40enne avrebbe poi dimostrato la sua estraneità alla droga in auto. Dopo quell’episodio ha deciso di denunciare l’uomo e porre fine alle persecuzioni. Lui, difeso dall’avvocato Nicoletta Pelinga, rigetta ogni accusa. Sarà il processo a stabilire la verità. La donna si è costituita parte civile tramite gli avvocati Elena Martini e Cristina Bolognini.