ANCONA – È iniziato poco fa il processo con rito abbreviato nei confronti dell’untore da Hiv Claudio Pinti (leggi l’articolo). L’imputato, assistito dall’avvocato Maria Alessandra Tatò, però non ha potuto prendere parte all’udienza perché si trova ricoverato in una sezione di medicina protetta di un ospedale segreto.
Claudio Pinti deve rispondere dell’omicidio della ex compagna, deceduta per complicanze legate all’Aids (leggi l’articolo), e di lesioni gravissime nei confronti di un’altra donna. Entrambe le donne sono state contagiate dall’Hiv trasmesso dall’uomo già consapevole di essere ammalato ma che ha nascosto a loro lo stato della sua salute. Il Gup Paola Moscaroli dovrà pronunciarsi sulla vicenda. Tramite il rito abbreviato l’imputato potrà beneficiare della riduzione di un terzo della pena.
(Notizia in aggiornamento)