SIROLO- Il Comune di Sirolo è riuscito ad evitare il danno ambientale dovuto all’amianto. La tromba d’aria che ha colpito la riviera lo scorso martedì 9 luglio ha infatti scoperchiato i tetti in eternit di cinque capannoni industriali situati a ridosso della provinciale, frantumatisi al suolo. La risposta delle amministrazioni per la tutela della pubblica incolumità è stata pronta e risolutiva. I Carabinieri del Comando Forestale Conero, sempre in stretto contatto col Comune di Sirolo, a poche ore dall’accaduto hanno richiesto l’intervento dell’A.R.P.A. Marche che giovedì ha prelevato i frammenti dei manufatti precipitati a terra. Le analisi hanno certificato che si tratta di amianto e, ieri sera (12 luglio), non appena pervenuto il responso, il Comune di Sirolo ha emesso e notificato l’ordinanza sindacale per l’immediata e completa rimozione dell’eternit sia dai tetti delle ditte sia in tutte le aree esterne. Le operazioni di bonifica secondo l’ordinanza dovranno iniziare entro tre giorni dalla notifica, ma di fatto sono già in atto da giovedì 11 da parte di una ditta specializzata nel recupero e smaltimento del cemento-amianto. La Polizia Locale vigilerà per evitare lo stazionamento di curiosi o abitanti nelle aree interessate.
«In sole 72 ore dalla tromba d’aria si è scongiurato un grave danno ambientale, a riprova oggettiva dell’efficienza, della sinergia e stretta collaborazione tra le amministrazioni che operano per la tutela della pubblica incolumità» commenta il sindaco di Sirolo, Filippo Moschella.
Oltre al problema dell’amianto, il maltempo ha provocato molti danni. Parecchi alberi, fra cui alcune querce adulte, sono caduti bloccando il traffico sulla Strada Provinciale 2 Sirolo-Senigallia e nelle zone di Monte Colombo e Ancarano. Il regolare flusso è stato ripristinato col lavoro incessante degli operai comunali, di quelli di alcune ditte del luogo e della Polizia Locale, a meno di due ore dall’evento.