ANCONA – In attuazione del Piano Operativo di Controlli coordinato dalla Cabina di Regia per i controlli agroalimentari, predisposto dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, eseguito congiuntamente dalla Guardia di Finanza e dalla Guardia Costiera di Ancona, sono state condotte specifiche attività ispettive, nei confronti di attività commerciali, operanti nel settore della ristorazione, con particolare attenzione verso la filiera ittica.
Tali controlli, da considerarsi quale prosecuzione dell’attività ispettiva iniziata lo scorso mese di maggio, coordinati dalla Direzione Marittima della Guardia Costiera di Ancona e dal Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Ancona, sono stati indirizzati a individuare ipotesi di falsa o mancata indicazione dell’origine dell’alimento, focalizzando l’attenzione sulla tracciabilità del prodotto ittico.
In tale contesto, sono stati selezionati gli obiettivi da controllare, individuati in 3 esercizi di ristorazione operanti nelle Province di Ancona, Ascoli Piceno e Pesaro Urbino.
L’attività svolta nella Provincia di Ancona, si è sviluppata attraverso l’ispezione dei locali destinati a deposito dei prodotti alimentari utilizzati dal ristoratore, accertando gravi inadempienze relative alla cattiva conservazione. Il prodotto, corrispondente a oltre 80 chili di pesce congelato, veniva sottoposto a sequestro. Nello stesso contesto, si procedeva a sottoporre a sequestro amministrativo oltre 10 litri di olio per mancanza di informazioni su tracciabilità ed etichettatura.
Altre criticità sono state accertate nella località di San Benedetto del Tronto, dove il personale della Guardia di Finanza, della Guardia Costiera e dell’Azienda Sanitaria Territoriale, hanno proceduto alla sospensione precauzionale dell’esercizio di ristorazione sottoposto a controllo, per gravi inadempienze connesse agli aspetti igienico sanitari e al contestuale sequestro amministrativo di oltre 64 chili di prodotto ittico fresco e congelato, privo delle obbligatorie indicazioni relative a etichettatura e tracciabilità, elevando sanzioni amministrative per 1.500 euro
Infine, nella località di Fano, all’interno delle celle frigorifero e del magazzino dell’esercizio di ristorazione sottoposto a controllo, sono stati rinvenuti e posti sotto sequestro per assenza d’informazioni connesse alla tracciabilità, oltre 48 chili di alimenti e 11 litri di condimenti vari, elevando sanzioni amministrative per 3mila euro.
Complessivamente, nel corso delle descritte attività eseguite a garanzia della sicurezza alimentare, sono state comminate sanzioni pari a oltre 6mila euro, sottoponendo a sequestro, oltre 200 chili di prodotto ittico e alimenti vari.
La stretta sinergia operativa del personale operante, oltre a verificare il rispetto delle norme connesse alla preservazione e all’autenticità del nostro patrimonio alimentare, ha consentito di ritirare dal mercato vari prodotti alimentari, attesa l’impossibilità di identificarne l’origine.