ANCONA – Quindici multe per oltre 52 mila euro complessivi in due giorni di attività. E poi 543 Kg di pesce sequestrato e una rete da strascico. È questo il resoconto dell’attività messa in campo dalla Guardia Costiera, dal 28 febbraio al primo marzo, su scala regionale contro la pesca e la commercializzazione di pesce in modalità irregolari.
Da Gabicce Mare a San Benedetto del Tronto, dalla costa all’entroterra, la Guardia Costiera ha messo in campo 38 militari, impegnati in 69 missioni svolte sia a mare che a terra: 15 le sanzioni amministrative elevate per un importo complessivo di 52 mila e 500 euro.
Tra le violazioni più frequenti, la commercializzazione di pesce privo della prevista etichettatura e/o della sua rintracciabilità, la pesca di prodotto ittico allo stato di novellame (pesce giovane), nonché l’esercizio di attività di commercializzazione senza il rispetto delle procedure del manuale Haccp (Hazard Analysis and Critical Control Points – sistema di analisi dei rischi e di controllo dei punti critici, mirato a garantire la salubrità degli alimenti, basate sulla prevenzione anziché l’analisi del prodotto finito).