Ancona-Osimo

Tragedia di Porto Recanati: fissata l’udienza di convalida dell’arresto di Farah Marouane

Vando Scheggia, il legale difensore del marocchino arrestato per il duplice omicidio stradale, riferisce che il suo assistito è molto provato dall'accaduto: «È disperato», e racconta di non aver invaso la corsia opposta. Il commento di Lega e Forza Italia

L'incidente di Porto Recanati

ANCONA – «L’incidente è avvenuto nella mia corsia, non ho invaso la corsia opposta». È questa la versione di Farah Marouane il 35enne marocchino, residente a Monte San Giusto (in provincia di Macerata), operaio presso la Nero Giardini, arrestato per il duplice omicidio stradale nel quale hanno perso la vita nella notte tra sabato e domenica Gianluca Carotti (47 anni) e la compagna Elisa del Vicario (40 anni). A dirlo è l’avvocato Vando Scheggia, legale difensore di Farah, al quale il marocchino ha raccontato di non aver sbandato né invaso la corsia opposta.

Farah è accusato di duplice omicidio stradale aggravato dall’assunzione di alcool: l’uomo infatti è stato trovato positivo all’alcool test e con tutta probabilità potrebbe essere stato anche sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, anche se ha negato questa ipotesi con il suo legale, riferendogli di non aver fumato hashish quella tragica sera.

L’udienza di convalida dell’arresto è stata fissata per mercoledì 6 marzo alle 9:30 presso l’Ospedale di Civitanova Marche, dove Farah si trova ricoverato e piantonato, in seguito alle fratture al bacino e a un braccio riportate nell’incidente. A seguire le indagini per la Procura di Macerata il PM Riccioni e il Gip Bonifazi.

L’avvocato Scheggia, che ha avuto proprio oggi un incontro con il suo assistito, riferisce che Farah è molto provato dall’accaduto e che si rende conto della gravità del fatto: «È disperato», conclude il legale.

La coppia residente a Castelfidardo era in auto con i due figli avuti da precedenti matrimoni: entrambi i bambini sono rimasti feriti gravemente nello scontro. La figlia di Gianluca, C.E. di 10 anni, si è risvegliata proprio stamattina dal coma ed è stata estubata, ma le sue condizioni restano ancora gravi e la prognosi riservata. Stabili, le condizioni del figlio di Elisa, M.L. di 8 anni; anche per lui la prognosi resta riservata.

IL COMMENTO DELLA POLITICA
Dure le reazioni del mondo politico. Il senatore della Lega e Questore a Palazzo Madama, Paolo Arrigoni, nel commentare la tragedia ha invocato l’immediata presentazione di un Disegno di Legge per modificare il codice di procedura penale e del testo unico delle leggi in materia di stupefacenti. «Questo non ci riporterà i due genitori che hanno perso la vita – spiega Arrigoni – ma farà in modo che molti meno spacciatori siano liberi di girare per le strade alla guida di un’auto».

Il senatore della Lega Paolo Arrigoni
Il senatore della Lega Paolo Arrigoni

«Cosa devi fare in Italia per finire in galera per un reato connesso allo spaccio di droga? – interviene a gamba tesa il senatore – Farah Marouane ha avuto la libertà di mettersi al volante drogato, ubriaco, senza patente e senza assicurazione e di falciare la vita di due persone innocenti nonostante fosse indiziato per la detenzione a fine di spaccio a Montegranaro di 225 chili di hashish. Questo perché dopo che gli sono stati concessi gli arresti domiciliari aveva solo l’obbligo di firma».

Il Disegno di Legge proposto dalla Lega prevede un forte inasprimento delle pene detentive che, dagli attuali sei mesi e quattro anni, passano da un minimo di tre anni fino a un massimo di sei. Previsto anche l’incremento delle pene economiche con multe da minimo di 5mila euro a un massimo di 20mila, e confisca del mezzo, oltre alla revoca della patente.

Il Disegno di Legge «toglie finalmente ai giudici l’arbitrarietà di decidere sulla lieve entità posseduta dallo spacciatore», puntualizza Arrigoni. «Misure cautelari in carcere – precisa il senatore – fino al giudizio sono necessarie per questi infami che sino ad oggi, come riporta qualsiasi operatore delle Forze dell’Ordine, per colpa della lieve entità, dopo essere stati fermati, sono liberi di tornare a spacciare nei parchi e nei giardinetti frequentati dai bambini».

«Il Ministro Salvini sta già lavorando con il Marocco – conclude Arrigoni – perché quel delinquente che ha ucciso due persone e messo in pericolo la vita dei loro bambini sconti una dura pena nel paese d’origine. Nel frattempo ci auguriamo che la nostra proposta di legge trovi in Parlamento la massima convergenza così da contrastare il prima possibile simili spacciatori di morte».

Sulla vicenda è intervenuta anche Forza Italia con un comunicato congiunto del commissario regionale Marcello Fiori, del senatore Andrea Cangini, del vice capogruppo alla Camera dei Deputati Simone Baldelli e del capogruppo regionale Jessica Marcozzi.

Il capogruppo regionale di Forza Italia Jessica Marcozzi

Forza Italia, nella nota stampa, sottolinea che ad un anno dalle elezioni politiche, quando «la campagna elettorale fu caratterizzata tragicamente dal barbaro omicidio di Pamela avvenuto a Macerata» le Marche sono «di nuovo al centro di un drammatico caso di sangue, un duplice omicidio stradale causato da un cittadino marocchino sottoposto a misure restrittive (obbligo di firma) per reati commessi in precedenza e pertanto noto alle Forze dell’Ordine».

«Come è possibile che un pregiudicato arrestato lo scorso anno in un’operazione antidroga in cui erano stati trovati 223 kg di hashish non fosse in carcere? – si domandano nella nota i forzisti – Come mai girava tranquillo a folle velocità contromano e su un’auto senza assicurazione, con la patente di guida scaduta e probabilmente (secondo le prime indicazioni degli inquirenti) ubriaco e positivo al narcotest? Domande che si pongono migliaia di cittadini onesti, per bene e che vogliono vivere in un Paese sicuro. Evidentemente per realizzare territori davvero sicuri non è sufficiente, per chi ha responsabilità di Governo ormai da oltre 9 mesi, indossare felpe delle diverse Forze dell’ordine né tanto meno invadere i social con messaggi duri e di condanna».

Per Forza Italia servono mezzi, risorse finanziarie, tecnologie, uomini distribuiti sul territorio, norme efficaci sia sulla detenzione che sulla reale espulsione dei criminali. «Se la maggioranza proporrà misure di questa natura, Forza Italia le sosterrà convintamente nell’interesse dei cittadini italiani».