ANCONA – «Abbiamo reagito con un pizzico di incoscienza, ma è andata bene». A parlare è Cristina Guardianelli, titolare insieme alla sorella Patrizia del negozio La Bottega di Isabella Colussi, preso di mira nel pomeriggio di oggi 1 febbraio da un rapinatore.
Erano circa le 17 quando le due donne hanno visto entrare nel negozio di via Giordano Bruno, che vende bomboniere, articoli da regalo e dolciumi, un uomo camuffato con un paio di occhiali da sole e armato di taglierino lungo 23 centimetri dei quali 9 di lama appuntita ed affilata. Il malvivente brandendo l’oggetto le ha minacciate per farsi consegnare i soldi della cassa. Ma non aveva fatto i conti con il coraggio delle due sorelle che si sono rifiutate di assecondare le due richieste. «Dammi immediatamente i soldi» ha detto il rapinatore con il taglierino in mano. Ma Cristina Guardianelli prontamente ha risposto: «Non vedo per quale motivo dovrei farlo».
All’insistenza dell’uomo che continuava a farsi sempre più minaccioso la Guardianelli, che fa anche parte dell’associazione commercianti e artigiani del Piano, ha continuato a rifiutarsi di consegnare il denaro. Finché l’uomo avvicinandosi sempre più alla cassa ha provocato la reazione delle due donne, che gli hanno bloccato il braccio armato di taglierino. Ne è sfociata una piccola colluttazione e le due sorelle sono riuscite a mettere il rapinatore in fuga, probabilmente spiazzato dal coraggio delle donne.
Appena fuori dal negozio però la scena è stata vista da una pattuglia dei carabinieri di Falconara che stava transitando in Largo Sarnano, impegnata nel trasporto di un egiziano irregolare poi accompagnato nella notte presso il Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Potenza. I militari sono stati attirati dalle grida delle due donne avvinghiate al rapinatore nella mano destra stringeva un grosso taglierino.
Alla vista dei carabinieri il malvivente si è dato alla fuga verso piazza Ugo Bassi, ma è stato subito raggiunto dai carabinieri. Un militare si è lanciato all’inseguimento dell’uomo ed è riuscito ad immobilizzarlo. Nella fuga ha provato a disfarsi del taglierino lanciandolo a terra, ma un altro carabiniere lo ha subito recuperato. In auto, infatti, i militari erano in tre e uno di loro è rimasto a bordo a sorvegliare l’egiziano.
Concluso il brutto episodio però, Cristina Guardianelli ha accusato un forte sbalzo di pressione ed è stata portata al pronto soccorso di Torrette dalla Croce Gialla di Ancona.
Ora sta bene ed è contenta di aver reagito. «Queste persone devono capire che la devono smettere con le rapine» dice. «Sul momento mi ha mosso l’adrenalina, certo ora che ripenso a quello che poteva accadere, mi viene un po’ di agitazione, ma è andata bene ». Per le sorelle, che hanno il negozio in via Giordano Bruno da 37 anni, è la prima volta di un episodio del genere. All’interno del negozio nel corso della tentata rapina era presente anche una cliente. Il rapinatore è un giovane italiano residente ad Ancona e originario di Roma, 43enne, con precedenti per reati contro la persona. Le due donne hanno sporto denuncia.
Il rapinatore lo scorso 3 gennaio era stato arrestato ad Udine, dopo aver tentato di rubare un’auto con 2 bimbi a bordo. Al controllo dei carabinieri di Falconara aveva indosso 150 euro in contanti estranei ad attività illecite.
Su disposizione del pubblico ministero il 43enne è stato recluso presso il carcere di Montacuto, dove sarà raggiunto per la convalida dal Giudice delle Indagini Preliminari, entro i prossimi cinque giorni.