ANCONA – Alle 23 di ieri, domenica 28 luglio, gli agenti delle Volanti della Questura di Ancona sono intervenuti in un condominio del quartiere Grazie ad Ancona. A chiamarli una giovane, 23 anni di Ancona, spaventata dall’ex che si stava arrampicando sulla grondaia del palazzo con la chiara intenzione di entrare in casa. Da circa un mese la donna aveva interrotto la relazione. Ma lui non si era mai rassegnato. Così anche ieri come già altre volte l’aveva seguita.
Entrati in casa gli agenti hanno bloccato l’uomo che gà aveva sfondato la porta finestra della cucina con una spallata tentando di aggredire la donna. L’uomo ha tentato anche di colpire con calci e pugni i poliziotti che lo hanno bloccato. È stato arrestato per atti persecutori, violazione di domicilio e resistenza a Pubblico Ufficiale. Si tratta di un marocchino di 26 anni, in regola con le norme sul soggiorno.
L’uomo da circa un mese tempestava di messaggi telefonici la ex. E poi appostamenti, pedinamenti, si presentava sul luogo di lavoro o la seguiva salendo sullo stesso treno che lei prendeva per tornare a casa.
Nel tardo pomeriggio di ieri, poi, dopo aver terminato il turno lavorativo, la 23enne aveva preso il treno da Civitanova per tornare a casa quando si era accorta della presenza dell’ex. Giunta ad Ancona era riuscita a seminarlo prendendo subito un taxi per rientrare a casa. Non potendo più comunicare al telefono con la ex, l’uomo allora ha tentto di farsi aprire la porta prima suonando al campanello del portone condominiale e poi arrampicandosi per le tubature della grondaia.