ANCONA – La Squadra Mobile di Ancona, guidata da Carlo Pinto, ha messo a segno due importanti operazioni nel fine settimana appena trascorso. Sono stati arrestati per stalking e danneggiamento aggravato e continuato una donna di 52 anni residente a Camerano, dipendente presso un ente pubblico, e per stalking e maltrattamenti un uomo di 58 anni di Ancona, cuoco ed ex gestore di night, latitante in Slovenia.
Il primo arresto, che ha fatto scattare le manette ai polsi di una catwoman 52enne di Camerano, è stato messo a segno dai poliziotti della sezione Reati contro il patrimonio e la pubblica amministrazione. La donna, colta in flagranza di reato, perseguitava ormai da più di un anno una sua coetanea residente a Sirolo e dipendente di un ente pubblico. Alla base dei suoi atteggiamenti molesti, secondo quanto dichiarato ai poliziotti dalla stessa stalker, ci sarebbe la gelosia verso un uomo residente a Numana, il nuovo compagno della vittima e suo ex.
I fatti hanno inizio nel dicembre 2017 con una serie di danneggiamenti all’auto, al campanello e alla recinzione dell’abitazione della vittima che la stalker tagliava con le tronchesi. La 52enne, che si muoveva come una catwoman, colpiva tra le 21 e le 23 e si nascondeva sotto un soprabito nero per rendersi irriconoscibile. Numerose le chiamate anonime compiute dalla donna verso la vittima, sia al telefono fisso che al cellulare, senza contare quelle dirette verso l’ex compagno, anche lui dipendente pubblico. Le indagini iniziate quasi due anni fa si sono chiuse ieri, domenica 17 febbraio. L’arresto è avvenuto anche grazie alle telecamere installate dagli agenti della Squadra Mobile di Ancona sull’auto della vittima, una Toyota Corolla.
Giovedì sera la 52enne è stata sorpresa mentre danneggiava per l’ennesima volta l’auto della vittima. Il reato da danneggiamento è però passato a stalking perché la vittima era stata costretta a cambiare abitudini di vita a causa delle condotte persecutorie messe in atto dalla 52enne. La stalker ha confessato ai poliziotti di essere stata lasciata dal compagno per la vittima e si è detta liberata dall’arresto.
Preso invece sotto il portone di casa a Lubiana, in Slovenia, un 58enne di Ancona, M.B., cuoco, ex gestore di un night, latitante ormai da qualche mese. L’uomo, che era già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato per maltrattamenti e per stalking. Sei le vittime di questo stalker seriale, malato di sesso, come lo hanno descritto gli agenti della Squadra Mobile di Ancona.
L’uomo, infatti, aveva al suo attivo una “lunga carriera” come stalker e si era reso responsabile di numerosi maltrattamenti sia contro le sue ex partner che contro i figli di queste.
La prima denuncia contro l’uomo era scattata già nel 2014 quando la ex moglie lo aveva accusato di maltrattamenti. Successivamente nel 2015 l’uomo era stato denunciato per minacce da un uomo, mentre nel 2016 era arrivata la denuncia per stalking da una ex partner. Nel 2017 il 58enne, che allora gestiva un night club e un locale per scambisti ad Ancona, era stato denunciato per sfruttamento della prostituzione. Sempre nello stesso anno scatta per l’uomo un’altra denuncia per stalking da parte di un altra vittima, la quarta, con la quale il 58enne aveva intrecciato una relazione: per giunta questa volta la donna era una sua parente. Nel corso di una perquisizione condotta dagli agenti della Polizia di Stato nell’abitazione dell’uomo era stata rinvenuta una pistola scaccia cani priva del tappo di protezione rosso.
L’uomo, che passava da una partner all’altra, reperendo spesso le sue vittime grazie a Facebook, trova una nuova compagna, una donna residente ad Ancona che viveva con i tre figli minorenni. Anche nei confronti di questa quinta vittima, mette in atto il consueto repertorio di maltrattamenti e stalking, questa volta però ad essere maltrattati sono anche i figli della donna che nel 2018 lo denuncia. L’uomo, malato di sesso, una sorta di Mister Grey, durante alcuni giochi erotici a base di bondage (legature) aveva provocato dei segni sul collo della vittima a causa delle legature che stavano quasi per soffocare la donna. Durante una nuova perquisizione nella casa dello stalker seriale questa volta la Polizia trova un tesserino: l’uomo si faceva passare per poliziotto privato.
La Procura della Repubblica emana verso l’uomo il divieto di avvicinarsi alla vittima e l’obbligo di firma che però restano entrambi disattesi dall’uomo, di conseguenza viene disposto l’aggravamento nella misura di custodia cautelare in carcere, ma l’uomo si rende irreperibile e fa perdere le sue tracce sul territorio nazionale. Nel frattempo l’uomo intreccia un’altra relazione, questa volta con una donna anche lei di anconetana e con una figlia che però avversa la relazione della madre. L’uomo si rende responsabile anche in questo caso di maltrattamenti e stalking anche a carico della figlia della nuova compagna e questa volta è la ragazza a denunciare l’uomo.
La madre e il 58enne si trasferiscono a vivere a Lubiana, nei confronti dell’uomo però viene spiccato dalla polizia dorica, il 12 febbraio 2019, un mandato di arresto europeo, MAE, che viene eseguito il 16 febbraio scorso (sabato), dopo una serie di pedinamenti trasfrontalieri condotti da tre agenti donne della Squadra Mobile di Ancona. Le poliziotte hanno seguito la sesta vittima rientrata ad Ancona e in procinto di partire per Lubiana e l’hanno pedinata lungo tutto il viaggio in treno fino alla cittadina slovena. In questo modo gli agenti della Questura dorica hanno potuto scoprire il domicilio dell’uomo che è stato tratto in arresto dalla polizia slovena, nell’ambito di una vasta operazione condotta con il supporto dell’Interpol.