ANCONA- Riesce a sollevare con il bilanciere ben 240 kg, si allena 5 ore al giorno, è campione italiano di CrossFit e finalista europeo. Lui è Andrea Barbotti, anconetano, 29 anni, fidanzato, vive a Senigallia. A Falconara Marittima ha aperto un box cross, la Stronghold 286, dove si allena ed insegna CrossFit. Ogni fine settimana tiene seminari in tutta Italia, addirittura è stato chiamato anche in Brasile.
Fra le gare nazionali Andrea ha vinto le Fall Series e l’italian Showdown. Inoltre ha partecipato alle Swiss Alpine, ai Monstar Games in Brasile, al Dubai Fitness Championship e tre volte ai Regionals. Uno dei migliori crossfitter italiani si racconta a CentroPagina.
Andrea, come si descrive?
«Sono attivo, intraprendente e testardo».
Come è nata la sua passione per il CrossFit?
«A 17 anni ho preso un pugno in faccia in discoteca per una ragazza. Ho deciso quindi che dovevo imparare a difendermi ed ho iniziato a fare arti marziali. Mi sono avvicinato al CrossFit come preparazione per le MMA. Ho capito che mi piaceva di più e allora, nel 2012, ho iniziato ad allenarmi, sia dal punto di vista fisico che tecnico, e ad insegnare. Nel 2014 ho iniziato a fare le gare».
Come è la sua giornata tipo?
«Alterno l’insegnamento all’allenamento. La mattina vado al box cross di Falconara (ne stiamo aprendo un altro a Senigallia), tengo le classi e mi alleno. Questo dal lunedì al venerdì perché il fine settimana parto per andare a tenere i seminari».
Che cosa serve per praticare questo sport?
«Serve forza di volontà. Crossfit sono movimenti funzionali ad alta intensità. Si richiamano i movimenti della vita quotidiana ma ad un’intensità maggiore. Tutti lo possono fare. Dalla signora di 60 anni al ragazzino di 14. Alle ragazze piace questo sport, sono molto competitive. Il CrossFit è nato per far migliorare il livello di fitness, il proprio life style. Insomma per sentirsi bene a tutto tondo».
Può farci qualche esempio di esercizi per quanti vogliono approcciare a questa disciplina?
«Ad esempio: saltare una scatola di legno, lanciare una palla medica sul muro, correre, sollevare un bilanciere, lavorare alla sbarra. Sono tutti esercizi legati ad altri sport in quanto il CrossFit è ibrido».
Quale traguardo vuole raggiungere?
«Vorrei continuare ad insegnare e mi piacerebbe codificare dei movimenti, cioè vorrei che alcuni movimenti venissero ricordati con il mio nome. Ad esempio: come sollevare un bilanciere in maniera più efficiente possibile».
Viaggia molto per lavoro, come è il rapporto con la sua città?
«Io amo Ancona. È tutto a portata d’uomo. Ho avuto proposte di lavoro altrove ma non ho accettato perché o sono città troppo grandi oppure città dove non c’è veramente nulla. È per un discorso di tenore di vita. Una passeggiata sul Conero per poi scendere in spiaggia a Mezzavalle è impagabile».
Qual è il rapporto tra Ancona e il CrossFit?
«Ad Ancona sud ci sono diversi box che lavorano bene, la disciplina è conosciuta. Ad Ancona nord invece non è così».
Un messaggio a quanti vogliono intraprendere questo sport…
«Iniziate piano, ascoltate il vostro trainer e metteteci entusiasmo perché lo state facendo per voi».
Un messaggio per i giovani…
«Ai giovani voglio dire di smetterla di giocare solo a calcio e di alzare lo sguardo. Ci sono altri sport affascinanti e bellissimi. Se si pratica calcio non significa che non si possa fare anche altro. Alle ragazze invece dico di apprezzarsi di più ed essere più felici. Spesso non vogliono fare pesi per paura di diventare grasse. Non è assolutamente così».