ANCONA – Terza e ultima tappa del viaggio sull’immigrazione e sull’integrazione “Nella giungla della città. L’irruzione del reale” quella che si terrà giovedì 19 luglio ad Ancona. Nella corte della Mole Vanvitelliana andrà in scena lo spettacolo “La Porta” (ore 21.30 ingresso libero) della regista e drammaturga Sonia Antinori, e inserito nella rassegna “Sensi d’estate” del Museo Tattile Statale Omero.
Saliranno sul palco della Mole gli attori del laboratorio “Jungle People” di Ancona, provenienti da Senegal, Mali, Costa d’Avorio, Nigeria, Liberia, Bangladesh, Guinea Bissau e Camerun, con la partecipazione straordinaria di Carla Manzon, attrice diretta – tra gli altri – da registi quali Tadeusz Kantor e Peter Stein, e con gli attori Desirée Domenici e Giacomo Lilliù.
Dopo gli appuntamenti presso la Rocca roveresca a Senigallia e in piazza Federico II a Jesi, questo terzo momento pubblico costituisce l’approdo finale del percorso verso la messinscena di uno spettacolo teatrale sull’immigrazione e sulla società come contenitore di antagonismi e contrapposizioni.
Un momento che si svolge all’interno del Lazzaretto, nella corte della Mole Vanvitelliana, uno spazio ampio e circoscritto al tempo stesso, una sorta di castello sotto il cielo che allude a un’idea di accoglienza, strettamente connessa con il tema delle migrazioni.
Il percorso che ha condotto il pubblico in questo viaggio teatrale multiculturale, concepito e premiato nell’ambito del Bando MigrArti 2018, indetto dal MIBACT per la valorizzazione delle culture provenienti dai paesi coinvolti nel fenomeno dell’immigrazione e lo sviluppo del dialogo interculturale, è partito martedì scorso con uno spettacolo itinerante nella Rocca roveresca di Senigallia “Il Castello” per una riflessione sui temi della convivenza civile, l’accoglienza ed i diritti. Poi è stata la volta de “La Piazza”, a Jesi, messo scena dal gruppo Jungle People di Jesi, che prendendo a prestito le forme e i colori del mercato e della piazza, ha proposto al pubblico una performance esplosiva e popolare, vera e propria irruzione del reale nel tessuto urbano della città.
Come i primi due, anche l’ultimo appuntamento di Ancona è frutto degli esperimenti laboratoriali teatrali che negli ultimi mesi hanno impegnato l’associazione Malte e oltre 80 immigrati di I e II generazione. Impegnati in una vera e propria palestra di democrazia attraverso lo studio del testo di Bertolt Brecht Nella giungla delle città, sulla natura antagonista dell’essere umano, i nuovi “attori” sono arrivati alla realizzazione di una riscrittura contemporanea, di Sonia Antinori, una contronarrazione sull’immigrazione e sulla mutazione sociale in atto, che possa avviare anche simbolicamente una riflessione su un nuovo modello di città aperta ed accogliente.