ANCONA – Una bravata che rischia di macchiare la sua fedina penale per sempre. Adesso però un baby bullo sembra pentito e ha ottenuto dal tribunale dei minorenni la messa alla prova che se andrà a buon fine gli estinguerà il reato.
Da ladro di merendine a traduttore per la Caritas, per aiutare i profughi in fuga dalla guerra in Ucraina. È la storia di un 17enne ucraino che vive da anni ad Ancona con la madre. Quattro anni fa il minorenne è stato denunciato per furto aggravato perché insieme ad altri amici aveva saccheggiato un distributore automatico di snack e bevande all’interno di un negozio di prodotti self-service aperto h24, nel quartiere Adriatico, vicino al Passetto. Era il 29 maggio del 2019, in pieno pomeriggio. Il vetro della macchinetta era rotto così il 17enne e altri cinque minorenni erano arrivati con un carrello della spesa per prendere tutto quello che c’era dentro. Poi erano andati a fare baldoria in spiaggia, al Passetto, prendendo l’ascensore pubblico che aveva le telecamere di sicurezza che avevano ripreso tutto.
La polizia ci aveva messo poco tempo per risalire ai furfanti, che ancora reduci dalla scorpacciata erano tornati su dal mare per raggiungere piazza Diaz dove avevano trovato gli agenti. Furono tutti denunciati per furto aggravato. Per due di loro, l’ucraino e un albanese ieri mattina era prevista l’udienza preliminare al tribunale dei minorenni di Ancona, dopo che la Procura aveva chiesto il rinvio a giudizio, ma entrambi hanno chiesto la messa alla prova per evitare il processo. La map è stata accolta dalla giudice Laura Seveso e durerà otto mesi. L’ucraino, che è uno studente di scuola superiore, ha scelto di rendersi utile proprio nell’organismo pastorale che promuove la carità e che in questo momento è vicino ai suoi connazionali. Finita la map il 17enne si è detto anche pronto a tornare in Ucraina per difendere il suo paese se la guerra ci sarà ancora. L’albanese, oggi 18enne, farà volontariato alla mensa di Padre Guido.