Ancona-Osimo

Da Roma ad Ancona, il festival Popsophia si prepara a sbarcare alla Mole

Due serate di anticipazione dell'evento vero e proprio, previsto a marzo 2024, sono in programma il 16 e 17 dicembre, sul tema «E se domani…». L'evento è stato presentato nella Capitale

A Roma la presentazione di Popsophia

ANCONA – Popsophia si prepara allo sbarco ad Ancona. E per l’approdo la Mole Vanvitelliana si trasforma in teatro, in vista delle due serate di anticipazione del festival vero e proprio con un primo appuntamento previsto nel mese di marzo 2024. Due serate che sono in programma il 16 e 17 dicembre 2023 e che rappresentano una sintesi del progetto Popsophia che unisce talk show e momenti di approfondimento legati a temi particolari, a musica dal vivo, clip video e racconti per avvicinare i grandi temi filosofici con il linguaggio dei fenomeni culturali contemporanei, un format senza precedenti nel panorama nazionale. Popsophia, il festival della pop filosofia che dal 2011 si occupa della riflessione filosofica sui fenomeni pop della cultura di massa, coinvolgendo filosofi, giornalisti, musicisti e artisti, apre dunque una nuova pagina della sua storia.

Promosso dall’associazione Popsophia, con sede a Macerata, con la direzione artistica di Lucrezia Ercoli, e in collaborazione con il Comune di Ancona, il festival si presenta sotto una nuova luce e con una nuova mission: quella di allargare i suoi confini e diventare un festival nazionale. Da qui la decisione di espandere la propria presentazione a Roma dove operatori culturali, addetti al mondo della comunicazione e autorità ieri, 27 ottobre, hanno preso parte alla conferenza stampa di anticipazione delle novità. Nella Sala delle Sibille del Chiostro del Bramante, per l’occasione erano presenti il sindaco di Ancona, Daniele Silvetti, l’assessore alla cultura, Anna Maria Bertini, l’assessore alle politiche giovanili, Marco Battino, il presidente del consiglio comunale di Ancona, Simone Pizzi, il presidente della Fondazione Marche Cultura, Andrea Agostini, il senatore Francesco Battistoni, e il consigliere regionale Carlo Ciccioli, naturalmente insieme alla responsabile della direzione artistica del festival, Lucrezia Ercoli.

Il festival si presenta alla città con un’anteprima a dicembre, il 16 e il 17, per illustrare le potenzialità del progetto che parte da Ancona, ma si apre a collaborazioni con le più stimolanti realtà del territorio, non solo per offrire una produzione culturale e non semplicemente una fruizione passiva di eventi e spettacoli. Tra le collaborazioni che stanno maturando due sono quelle più originali e inedite: quella con il festival della Filosofia in Magna Grecia e con Sophratica, realtà che proporrà workshop di consulenza filosofica per adulti e bambini. Trait-d’union delle due serate anconetane prenatalizie sarà il tema «E se domani…», tratto dal titolo della canzone portata al successo da Mina. Una suggestione per immaginare uno sguardo rivolto al futuro, all’anno che verrà carico di speranze e di aspettative; ma anche un bilancio dei desideri da portare con sé per costruire il tempo a venire, come diceva il filosofo Jacques Derrida, che non è semplicemente il futuro ma il farsi di ciò che ancora non c’è.

Sabato 16 dicembre debutterà la produzione inedita «Caro Babbo Natale», uno spettacolo filosofico musicale che attinge all’immaginario cinematografico e musicale del Natale come mito del desiderio, della speranza attraverso le voci di chi lo ha raccontato attraverso la scrittura. Relatrici sul palco assieme a Lucrezia Ercoli, un terzetto di donne scrittrici d’eccezione: Licia Troisi, divulgatrice e scrittrice fantasy, Giulia Caminito, vincitrice del premio Campiello con «L’acqua del lago non è mai dolce» e Giulia Ciarapica, scrittrice e book blogger marchigiana. L’arte e la letteratura sono il viatico per raccontare la mitologia del Natale tra la magia della festività e cinismo da Grinch, in compagnia di una nostalgica compilation di canzoni natalizie reinterpretate dai musicisti di Popsophia.

Domenica 17 dicembre sarà la volta del secondo philoshow dal titolo «Caro amico ti scrivo». Una serata dedicata all’avvenire con la musica immaginifica di Lucio Dalla e le parole della filosofa Lucrezia Ercoli e del critico musicale Carlo Massarini, l’indimenticato Mister Fantasy. Un viaggio nelle storie visionarie delle canzoni di Lucio Dalla, dagli esordi fino allo scat, da canzoni gioco come «Attenti al lupo», fino alle ballate come «Caruso», alternando reale e surreale, libertà e teatralità. Per chiudere con le parole di «Futura»: «Chissà, chissà domani…».

«Con gli incontri di Popsophia continuiamo quel percorso di profondo rinnovamento che questa amministrazione vuole affrontare sul fronte della cultura e dell’intrattenimento – ha sottolineato il sindaco Daniele Silvetti – come dimostrano gli ultimi appuntamenti realizzati questa città ha sete di novità, di cose belle e di eventi capaci di stimolare la curiosità, la vivacità culturale e le presenze. La partita della Grande Ancona si gioca anche sul terreno della cultura. Crediamo che il festival nazionale di Popsophia possa rendere Ancona il vero capoluogo anche sui temi culturali grazie a una programmazione che non è solo legata all’evento estemporaneo. Abbiamo infatti pensato a una serie di relazioni e di reti, con le scuole, con altri festival, col mondo della cultura, capace di creare un terreno solido su cui far germogliare nuove opportunità, rendendo baricentrica la città con un modello di sviluppo culturale del tutto inedito. Ringrazio l’assessore Bertini per l’impegno con cui sta portando avanti il suo incarico, ha incarnato lo spirito di ciò che volevamo fare, non cultura come autocelebrazione, ma una grande piattaforma dinamica aperta alle contaminazioni. E la ringrazio per aver pensato a Popsophia per fare questo».

«Siamo convinti che con Popsophia possiamo vincere quella sfida al rinnovamento che è la vera cifra di cambiamento del nostro operato – ha aggiunto l’assessore Anna Maria Bertini –. Popsophia coniuga temi nazionali e più saperi, facendoli convivere insieme, con un coinvolgimento di tutta la città. Abbiamo presentato l’evento a Roma perché Popsophia è un festival nazionale e abbiamo scelto un luogo iconico come il chiostro del Bramante perché l’architetto su commissione di Papa Giulio II ha realizzato questa struttura. Noi ad Ancona, grazie a Luigi Vanvitelli, abbiamo quell’isola artificiale che è la Mole Vanvitelliana. E da Vanvitelli abbiamo attinto la conchiglia che è diventata il logo dell’assessorato alla cultura di Ancona».

«Popsophia è un fenomeno in continuo movimento e che si apre a nuove sfide – ha concluso la direttrice artistica Lucrezia Ercoli –. Dopo aver abbandonato la formula stantia della lectio magistralis per dare vita ai nostri «philoshow» stavolta iniziamo un nuovo capitolo da Ancona, la capitale delle Marche e lo facciamo dalla capitale d’Italia, lo immaginiamo come la terza vita di Popsophia, una nuova virata di cambiamento e vitalità che vogliamo impostare con un festival nazionale capace di partire da Ancona per creare una nuova storia. Popsophia è un neologismo derivato dall’unione di pop e sophia, un ossimoro che affianca due opposti, la cultura popolare e il pensiero critico. Una parola che sintetizza una nuova prassi, un modo di fare filosofia su e con il presente. E per stare al passo con i mutamenti di una realtà che cambia rapidamente, il festival deve evolvere e aprirsi a nuove sfide. Investiremo ancora di più nella produzione culturale e lo dimostreremo fin dai primi appuntamenti di dicembre».

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