ANCONA – Il marchigiano? «Sa fare tanti mestieri, è come il gatto, cade sempre in piedi». A dirlo è Dario Cassini, il comico, diplomato all’Accademia di Arte Drammatica del Teatro La Scaletta, autore di programmi televisivi e radiofonici, giunto al successo come Iena con Simona Ventura e grazie alla partecipazione a Zelig e Colorado.
Reduce da un tour che ha toccato varie città italiane (nelle Marche a Piediripa), Cassini, ha appena terminato di girare “I predatori”, la pellicola di Pietro Castellitto che vede nel cast Massimo Popolizio e Antonio Gerardi, «un filmone – come spiega -, andatevelo a vedere».
Nato a Napoli, cresciuto a Roma, Dario Cassini ha vissuto a lungo in Toscana, per approdare per un periodo in Spagna e poi negli Stati Uniti, mentre ora vive in Umbria. «Sono il re del centro Italia, amo la Sicilia, la Sardegna, gli estremi, amo il Piemonte, amo il Veneto – spiega -, ho la fortuna da comico di girarla tutta l’Italia, però le Marche hanno delle colline dolci, straordinarie. Hanno un monte che è un pezzo di sasso che dal ventennio in poi hanno fatto diventare un parco naturale. Ci sono i moscioli, il mare, l’Adriatico e di fronte la Croazia».
Un grande amore quello che lega l’attore comico alle Marche, tanto da aver acquistato una casa nella Riviera del Conero. «Sto spesso a Numana, vicino alle Due Sorelle e posso dirvi che invece di buttare soldi per andare all’estero fareste meglio a girarvi l’Italia. Volete andare in Croazia? Prima fatevi una settimana sul Conero, poi vedrete che vi passa la voglia di andare in Croazia, con tutto il rispetto, ma qua “se magna” meglio e si beve pure bene».
Ma il comico è legato alle Marche anche per altre ragioni, collabora infatti con il Teatro Terra di Nessuno di Ancona dove insegna la sua comicità, la scrittura del testo e l’uso del corpo.
La stessa associazione che si linka con FromScratch.theater di Cesena. «Se siete curiosi e volete cimentarvi a far ridere la gente, provate, vi serve anche nella vita».
Come vede la nostra regione? Abbiamo avuto anche degli episodi tristi che hanno contrassegnato le cronache, come la tragedia di Corinaldo…
«La tragedia di Corinaldo non è una tragedia marchigiana, è l’errore di una serie di persone e si poteva verificare in qualsiasi paese del mondo. A Corinaldo sono legato ci ho fatto un bellissimo festival nel quale si parlava di erotismo insieme a un grande amico, il professor Marco Rossi, il noto sessuologo. Quello che ho imparato nelle Marche è che il marchigiano, indipendentemente dal lavoro che fa, ne sa fare almeno altri 10, è come il gatto, casca sempre in piedi. Dal punto di vista del mangiare e del bere, posso dire che stando a Marcelli di Numana ci sono molti posti dove si mangia bene: ho vicino il Cucale e la Torre. Prima di parlarvi del vino marchigiano, però, vi invito ad andare a visitare tutti i piccoli produttori locali. Potete farvi consigliare 4 o 5 case vinicole da Francesco della Parnanza di Porto Recanati oppure da Giorgio, perché se è vero che il vostro Verdicchio è stato sputtanato negli anni ’80, grazie a Roberto del Cucale ho scoperto dei vini straordinari come il Rosso Conero e il Rosso Piceno. Poi a un’ora di macchina c’è Acqualagna dove ho le chiavi della città. Il porta chiavi sai cos’è? È un tartufo bianco vero, me lo cambiano ogni giorno».
E l’Italia? Come la vede in questo periodo?
«Il governo? Stiamo tutti sotto il sole e infatti si dice “piove governo ladro”. Devo essere onesto, sono nato a Napoli, è difficile che io voti Lega, però voglio vedere ora che faranno la sinistra i 5 Stelle. Ma dato che faccio il comico e tu, Annalisa, mi stai invitando a far sorridere i lettori con questo articolo, la politica la spiego in questi termini: C’è un contadino che mentre sta zappando l’orto trova la lampada di Aladino, esce il genio e gli dice: “Voglio esaudirti un desiderio”. Il contadino gli spiega che vuole l’ultima Ferrari, e che questa deve essere di colore oro, anzi che deve essere tutta d’oro. Allora il genio gli dice: “Se proprio la vuoi te la do’, ma sappi però che hai la possibilità di cambiare il mondo con il tuo desiderio”. Il contadino ci pensa su e gli dice: “Ma lo sai che hai ragione? Vorrei allora per il mio paese, l’Italia, un governo duraturo, onesto e che non rubi”. Il genio però gli risponde: “Di che colore la volevi la Ferrari?”».
Parlando di amore ed erotismo, cosa ne pensa delle coppie di oggi?
«Sono più che altro dei single che vivono insieme. Per quanto un uomo o una donna ci possano provare a fare famiglia, oramai c’è una aspettativa di vita pazzesca e la promessa di una vita lunga fa perdere il senso della famiglia, facendo vincere il senso dell’avventura. Basta vedere oggi chi va sui siti pornografici, non solo i 40enni e i 50enni, si sono anche i 70enni e gli 80enni».
ECCO LO SKETCH DI DARIO CASSINI IN ESCLUSIVA PER CENTROPAGINA
Prima di salutarci, una piccola anticipazione: Di cosa parlerà il suo prossimo spettacolo?
«Sto lavorando al dodecalogo del celebre regista Stanley KubricK. Penso che in una casa, come in una famiglia o anche in altri ambiti di vita, se si mettessero in pratica queste regole di buona educazione, non ci sarebbero più le guerre:Se lo apri, chiudilo. Se lo accendi, spegnilo. Se lo rompi, riparalo, ecc..».