Ancona-Osimo

Defiscalizzazione delle sponsorizzazioni sportive, la Mancinelli scrive ad Anci e Governo

Il primo cittadino anconetano ha ribadito l'importanza della defiscalizzazione già introdotta nei giorni scorsi dall'Assessore Guidotti. Nella sua lettera tutti i perchè dell'iniziativa intrapresa

Il sindaco di Ancona Valeria Mancinelli

ANCONA- Il Sindaco di Ancona Valeria Mancinelli scende in campo in prima persona per la defiscalizzazione delle sponsorizzazioni sportive. Nell’iniziativa che partirà da Ancona, con l’intento di arrivare fino in Parlamento per essere discussa, il primo cittadino anconetano ha scritto al Ministro Vincenzo Spadafora e al sindaco di Bari Antonio Decaro (anche presidente dell’Anci, Associazione Nazionale Comuni Italiani) per spiegare come nasce la proposta:

«Gentile Ministro dello sport, gentile Presidente Antonio Decaro,
la prima linea di noi Sindaci è una trincea lunghissima, che va dal contenimento dei contagi alla tutela dei più fragili, dalla distribuzione di beni di prima necessità alla tenuta economica dell’intero sistema cittadino. Ogni comparto socio-economico, poi, ha le sue specifiche difficoltà, e non possiamo non tenerne conto quando ci apprestiamo a immaginarne la resurrezione. Perché di questo si parla, di risorgere. E ci sono comparti che hanno un valore unico, sul piano formativo, sociale, comunitario, sul piano della sicurezza che dobbiamo restituire ai nostri concittadini, del senso dello stare assieme e del benessere da ritrovare».

E prosegue: «Lo sport è uno di questi. Parlo di sport senza dimenticare la priorità assoluta di questo momento, ovvero l’emergenza sanitaria e quella economica. Ma dovendo pensare alla risurrezione anche lo sport deve essere tenuto in forte considerazione. In questi giorni, come molti colleghi, tocco con mano la dimestichezza che il mondo dello sport ha con i gesti di solidarietà, con l’aiuto al prossimo. Accade perché lo sport è una grande scuola di lealtà, che insegna ai nostri giovani valori importanti e dice loro, anche, come si fa a rialzarsi dopo una caduta».

Poi, da parte del Sindaco, la specifica sull’iniziativa: «Tutti noi sappiamo che anche il mondo dello sport ha subito un colpo durissimo. E mi riferisco, in particolare, alla risorsa più importante per i nostri territori, quella delle piccole e medio-piccole società sportive, che giorno dopo giorno ci aiutano a crescere i cittadini solidali di domani. Allora, come possiamo intervenire con misure che non siano semplici attestati o palliativi? Che equilibrio siamo in grado di restituire indietro a un mondo complesso e dalla grande valenza sociale come quello sportivo? Sono convinta che Anci, Coni, CIP, discipline associate e Governo, possano concordare su un’idea di defiscalizzazione delle sponsorizzazioni e dei contributi che sostengono lo sport, e senza i quali, lo sappiamo bene, l’intero comparto è a rischio di scomparsa. I Comuni sanno bene cosa questo significherebbe. Proprio i Comuni, oggi, sono la prima linea che, a partire da problemi concreti, può fornire indicazioni a chi fa Leggi in un difficile momento come questo».

La defiscalizzazione misura fondamentale contro la crisi che si presenterà: «Si tratta di pensare una defiscalizzazione che tenga conto delle differenze tra settori giovanile, amatoriale, dilettantesco, professionale, ma che sia comunque in grado di attirare risorse private importanti, e al tempo stesso di seguire percorsi coerenti e giusti, convenienti per i mecenati, ponendo così fine a fenomeni meno nobili, ma molto diffusi. Chiaramente mi riferisco a sponsorizzazioni e sostegni ben sapendo che in questo momento il problema è quello della tenuta del sistema produttivo ed economico, non certo quello delle sponsorizzazioni. Questa è la proposta di un Sindaco e nasce dall’osservazione e l’esperienza di un territorio comunale, e sappiamo bene che i Comuni, in Italia, sono tutti diversi e uguali al tempo stesso. Un Sindaco che non è un tributarista, o un dirigente sportivo, ma ha il dovere morale oltre che etico di rappresentare un problema e di suggerire interventi che reputa possibili, innescando un percorso che potrebbe portare a una metamorfosi virtuosa del sistema. L’esigenza è diffusa: il mondo dello sport, che tanto ci restituisce ogni giorno in valori, ma anche in economia e relazione, ha bisogno di un intervento deciso per sopravvivere e per risorgere più solido di prima».