ANCONA- Ampliamento dello spazio pubblico ed estensione del periodo temporale dei dehors per gli esercenti di Corso Mazzini che si prenderanno cura delle 13 Cannelle. Si riaccende la polemica sull’atto di indirizzo, approvato dalla Giunta Mancinelli lo scorso 8 agosto, per la tutela e la valorizzazione della “Fontana del Calamo”. L’atto di indirizzo esprime la volontà di indire un bando per la manifestazione di interesse aperto agli esercenti, proprietari dei locali davanti alla Fontana del Calamo, che avranno la possibilità di occuparsi del restauro, della pulizia e della vigilanza del monumento, secondo progetti autorizzati dalla Soprintendenza. In cambio, agli operatori che si prenderanno cura della fontana, sarà consentito tenere i dehors per l’intero periodo dell’anno con l’esclusione del solo mese di gennaio, e ampliare lo spazio pubblico a propria disposizione nei modi e nelle quantità che verranno determinati dalla Soprintendenza, per il periodo dal primo maggio al 31 ottobre di ogni anno.
«In considerazione della vigenza di apposito Regolamento approvato dal Consiglio Comunale di Ancona per la disciplina e installazione dei dehors, si chiede come possa conciliarsi la espressa volontà della Giunta di indire un Bando per il restauro, pulizia e vigilanza del monumento in cambio dell’ampliamento dello spazio pubblico antistante al monumento su cui è intervenuta anche una sentenza passata in giudicato che ha obbligato alla riduzione della superficie già occupata» tuona la consigliera del M5S, Daniela Diomedi durante un’interrogazione urgente in Consiglio Comunale.
La risposta spetta all’assessore ala Cultura, Paolo Marasca. «Comune e Soprintendenza hanno deciso di sperimentare una forma di tutela e valorizzazione dei beni culturali da parte di privati. Si è deciso di fare un bando per vedere quanto i privati possano essere interessati alla valorizzazione della Fontana del Calamo. La Soprintendenza ha considerato plausibile l’estensione del periodo dei dehors per quanti si occuperanno della fontana. Quindi grazie ad un accordo con gli esercenti si potrà estendere la limitazione temporale. La Soprintendenza non ha parlato di estensione spaziale né nessuno ha mai parlato di cambiare i criteri dei dehors- chiarisce Marasca -. Il nostro atto di indirizzo ha le maglie larghe e attende suggerimenti da parte della Soprintendenza. Il bando sarà scritto a 4 mani ed escludo che la Soprintendenza inserirà l’estensione spaziale».
«Invito la Giunta a modificare l’atto di indirizzo nella parte dove c’è scritto che gli esercenti che si prenderanno cura delle 13 Cannelle potranno ampliare il proprio spazio pubblico a disposizione» riferisce la consigliera Diomedi.
Restando in tema di cultura, la Mole ospiterà una mostra incentrata sul terremoto. Si riprenderà la linea espositiva che sta caratterizzando la Mole e saranno coinvolte opere provenienti dal sisma.