ANCONA – La disponibilità di un alloggio dove prostituirsi in cambio di un affitto notevolmente maggiorato rispetto al mercato. È quanto ricostruito dagli agenti della squadra mobile di Ancona impegnati in mirati servizi di contrasto allo sfruttamento e al favoreggiamento della prostituzione nella provincia, che hanno portato alla denuncia di due persone.
Il primo intervento è avvenuto nei giorni scorsi in zona Grazie, dove sussistono alcuni appartamenti occupati da ragazze dedite al meretricio. Fingendosi clienti, i poliziotti sono riusciti a confermare le attività all’interno dell’abitazione trovando due giovani prostitute venezuelane in abiti succinti. Dalle indagini sono riusciti a risalire a un cittadino bengalese che pretendeva dalle due un affitto esagerato rispetto alla reale situazione di mercato, approfittando del fatto che le ragazze non avessero altro posto dove poter esercitare l’attività. L’uomo è stato quindi denunciato per favoreggiamento della prostituzione.
Stessa procedura in un altro appartamento della stessa zona delle Grazie, dove erano ospitate due giovani sudamericane dedite alla prostituzione. A finire nei guai è stata stavolta una 22enne rumena trovata a prostituirsi che rifiutava di farsi identificare. Portata negli uffici della Questura per essere sottoposta agli accertamenti di rito da parte dei poliziotti, la giovane ha tentato di ingoiare un piccolo telefono utilizzato per ricevere le chiamate dai clienti. Oltre a scongiurare conseguenze fisiche ben più gravi, i poliziotti sono riusciti a recuperare il cellulare per ulteriori attività investigative. Nel frattempo la donna è stata denunciata per il reato di resistenza a pubblico ufficiale, prima che lasciasse volontariamente il capoluogo dorico.