Ancona-Osimo

Ancona, derubavano anziani: maxi condanna alla banda rom

Il gruppo, tre donne e un uomo, è accusato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti. Contestati 20 colpi per 200mila euro di bottino. Furono arrestati dai carabinieri, oggi la sentenza

Anziani pensionati, foto da pixabay

ANCONA – Si infilavano a casa degli anziani con la scusa di controllare la raccolta dei rifiuti differenziati poi fuggivano derubandoli di oro e denaro.

È arrivata la condanna per la banda rom responsabile di 20 colpi in 4 mesi, molti dei quali avvenuti nella provincia dorica, avvenuti quattro anni fa. Il gruppetto aveva messo via una somma di 200mila euro tra refurtiva e contanti. A febbraio del 2019 erano stati tutti arrestati dai carabinieri della stazione di Numana, guidati all’epoca dal maresciallo Alfredo Russo, sotto la Compagnia di Osimo: erano tre donne tra i 54 e i 32 anni e un uomo di 43 anni, tutti di etnia rom, residenti a Teramo. Associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti pluriaggravati le accuse. In due hanno preso una condanna a 12 anni e 9 mesi di carcere, gli altri due 9 anni e mezzo.

Da maggio ad agosto 2018 avrebbero preso di mira per lo più anziani per entrare in casa loro e derubarli dei propri averi con la scusa di controllare il corretto conferimento dei rifiuti. Stando alla ricostruzione fatta dai carabinieri, coordinati nell’indagine dal pm Daniele Paci, la donna più giovane si guadagnava la fiducia della vittima suonando al campanello di casa spacciandosi per dipendente del Comune o per una addetta dell’azienda pubblica di zona incaricata di ritirare i rifiuti e qualche volta anche per un carabiniere. Gli altri della banda si introducevano in casa successivamente passando da finestre o porte, aiutate dalla complice e mentre uno dei tre faceva da palo, solitamente l’uomo, si procedeva a rubare oro e soldi.

Il gruppetto approfittava della buona fede degli anziani che lasciavano entrare la finta addetta per scoprire solo successivamente gli ammanchi. A far partire l’indagine è stata la denuncia di un 77enne, a Numana, vittima della banda il 20 giugno 2018. All’anziano furono portati via 20mila euro tra denaro, orologi preziosi ed oro. I militari hanno iniziato l’attività investigativa risalendo, grazie a riconoscimenti fotografici delle varie vittime che via via cadevano nelle grinfie della banda, a tutti i componenti.

L’indagine ha permesso di attribuire al gruppo 20 colpi. Sette sono stati commessi ad Ancona, a partire dal 2 maggio 2018. Uno a Numana, uno a Jesi, uno tentato ad Osimo. Fuori provincia la banda è accusata di furti avvenuti uno ad Ascoli, il 18 giugno 2018, uno a Porto Recanati, il 17 luglio stesso anno e uno a Porto San Giorgio, l’11 di agosto 2018. Altri colpi sempre attribuiti a loro sono avvenuti ad Ortona, Cervia, Francavilla al Mare, Giulianova, Campobasso, Ferentini e un secondo sempre a Cervia.