ANCONA – Rafforzare gli ecosistemi imprenditoriali nelle regioni per i giovani imprenditori. Il tema è stato discusso al Contamination Lab (cLab) dell’Università Politecnica delle Marche, oggi mercoledì 27 settembre, in un incontro organizzato dalla Regione Marche nell’ambito del progetto Interreg iEER dedicato a favorire l’imprenditorialità giovanile.
Il progetto coinvolge 10 regioni europee, tra queste anche le Marche, fra quelle maggiormente imprenditoriali. Il capofila è la regione di Helsinki Husimaa. L’appuntamento di Ancona è l’ultimo di una serie di incontri di apprendimento dove si è discusso del piano di azione che dovranno mettere in atto le regioni per favorire lo sviluppo dell’ecosistema imprenditoriale. L’incontro si è tenuto al cLab perché è stato scelto come esempio di best practice nella formazione imprenditoriale.
Il cLab è un percorso di accompagnamento e formazione alla cultura d’impresa e all’imprenditorialità rivolto agli studenti della Politecnica e non solo, un luogo fisico di contaminazione fra studenti delle varie aree disciplinari e fra mondo accademico e sistema socio-economico. E’ un’iniziativa ispirata a quella che era stata promossa nel 2013 dal MIUR.
Oltre a conoscere la scena delle start-up nelle Marche, l’incontro di oggi è servito per la preparazione dei partner iEER per lo sviluppo di piani d’azione regionali. Le Marche hanno una lunga tradizione nell’imprenditoria e hanno un elevato numero di start-up innovative. Lo dicono sia il Rapporto Cerved 2016 che il Rapporto sull’Imprenditorialità nelle Marche della Fondazione Merloni. La provincia di Ancona è fra le prime per start-up innovative in relazione alla popolazione. A tale risultato non è estranea la presenza nella provincia della Politecnica che conta attualmente 39 spinoff attivi e di questi 17 sono startup innovative.