Ancona-Osimo

«Obiettivo dimezzare le vittime entro il 2030»: il report della Polizia Stradale Marche

Sono state 13.208 le pattuglie che nel 2021 hanno controllato 119.107 persone, contestando 43.268 infrazioni al Codice della strada. Parola a Paolo Maria Pomponio, direttore del Servizio Polizia Stradale - Dipartimento Pubblica Sicurezza

Polizia stradale di Ancona, staffetta materiale biologico

ANCONA- Inizia oggi il nuovo anno anche per la Polizia Stradale delle Marche, che tira le somme di un 2021 di impegno e presidio sul terriotorio. Dal primo gennaio al 30 dicembre 2021 sono state impiegate, nei servizi di vigilanza stradale, 13.208 pattuglie che hanno proceduto al controllo di 119.107 persone contestando 43.268 infrazioni al Codice della strada. Le violazioni accertate per eccesso di velocità sono state 8.802, sono state ritirate 556 patenti di guida e 764 carte di circolazione. I punti patente decurtati sono stati 66.754.

I conducenti controllati con etilometri e precursori sono stati 14.445, di cui 380 sanzionati per guida in stato di ebbrezza alcolica, mentre quelli denunciati per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti sono stati 22. I veicoli sequestrati per la confisca 3.

Il fenomeno infortunistico ha registrato un aumento rispetto all’anno 2020. In particolare, a fronte di un aumento della incidentalità complessiva del 5,08% (1.778 incidenti contro i 1.692 del 2020), incidenti mortali (18) e vittime (20) sono rimasti invariati mentre incidenti con lesioni (682) e persone ferite (1.044) sono aumentati rispettivamente del 8,08% e del 17,43%.

Il confronto con l’anno 2020, tuttavia, non è realmente rappresentativo del trend dell’incidentalità stradale, alla luce dell’abbattimento dei valori del fenomeno infortunistico registrati in tale anno, quale naturale conseguenza dei divieti imposti alla mobilità in funzione del contenimento dell’epidemia da covid-19.

Sono proseguiti i controlli nel settore del trasporto professionale che ha visto impegnati 1.716 operatori, tra poliziotti e dipendenti del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, che hanno proceduto al controllo di 2.049 veicoli pesanti, accertando 1.227 infrazioni e ritirando 16 patenti e 32 carte di circolazione.
Particolarmente efficace è stata anche l’attività di polizia giudiziaria che ha consentito di assicurare alla giustizia complessivamente 521 persone di cui 18 arrestate e 503 denunciate in stato di libertà. Inoltre sono state sequestrati 2.137 grammi di sostanze stupefacenti e 10 veicoli. Sono stati effettuati 135 controlli agli esercizi pubblici e rilevate 19 infrazioni ed effettuati 3 sequestri amministrativi e 2 sequestri penali.

Anche sul fronte della prevenzione, la Polizia Stradale non ha risparmiato energie per raggiungere l’obiettivo ambizioso di azzerare il numero delle vittime della strada. Tutti gli utenti della strada, dal pedone, al conducente di monopattino, fino ad arrivare all’autotrasportatore, devono essere consapevoli che solo con condotte corrette si può salvaguardare la vita propria e degli altri.

ICARO e BICISCUOLA sono solo alcune delle tantissime campagne di educazione stradale con cui la Polizia Stradale tenta di diffondere la cultura di una guida consapevole e i giovani che sono gli automobilisti del futuro, possono essere la chiave di volta del cambiamento se si smarcano da falsi miti, da cattivi maestri e, soprattutto, da abitudini di guida dannose.

«Dai dati disponibili siamo soddisfatti, pur se già proiettati a fare meglio – ha dichiarato Paolo Maria Pomponio, direttore del Servizio Polizia Stradale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza -. L’obiettivo da raggiungere è quello di dimezzare entro il 2030 il numero di vittime della strada, per poi azzerarlo entro il 2050. Abbiamo poliziotti eccellenti, donne e uomini che ogni giorno non si risparmiano nella missione di rendere più sicure le nostre strada e prestare aiuto a chi è in difficoltà. Zero Vittime ce lo chiede l’Europa, ma dobbiamo vincere questa sfida pensando soprattutto a quelle famiglie che continuano a piangere la perdita di un loro caro, causata da condotte di guida poco accorte. Proprio come accaduto a Marino Terrezza e a Maurizio Tuscano, nostri colleghi morti recentemente in tragiche circostanze mentre erano di pattuglia. Per vincere bisogna essere consapevoli che i controlli da soli non bastano. Ognuno deve fare la proprio parte, perché la strada è di tutti.” Prosegue Pomponio “Guidare non è uno scherzo, ma una cosa molto seria. Chi guida, dalla bicicletta al monopattino ma anche il tir, è come se avesse un’arma carica in mano, pronta ad esplodere; va maneggiata con cura. Basta un attimo di disattenzione e il colpo parte, colpendo chiunque si trovi sulla traiettoria. Non dimentichiamolo mai».