ANCONA – Sono più che altro disagi quelli che gli allevatori Bovinmarche hanno registrato in questi giorni in cui il territorio marchigiano è stato colpito da Burian. «La neve scesa da lunedì – spiega il presidente della Cooperativa di Allevatori marchigiana Domenico Romanini – ha portato a disagi prevedibili e consueti per l’inverno: il grande freddo (le temperature sono arrivate a -15°) ha gelato le acque delle condotte e degli abbeveraggi causando difficoltà agli allevatori».
Ma le perdite vere sono dovute alle mancate consegne: «Le forniture del nostro Igp vitellone bianco dell’Appennino centrale, che solitamente distribuiamo in tutta Italia alle mense scolastiche e non solo, sono state fermate all’ultimo minuto dal blocco dei trasporti e dalle decisioni delle amministrazioni locali. La chiusura delle scuole è stata prevista a meno di due ore dalla partenza dei camion, quando la nostra carne di Marchigiana era già imballata. Scelte del genere, a fronte di una perturbazione prevista e comunicata dagli organi competenti agli enti locali giorni prima, hanno compromesso l’intera distribuzione delle giornate di martedì e mercoledì».
«Abbiamo perso oltre 70mila euro di forniture alle mense scolastiche in due giorni – dicono da Bovimarche -. Sono perdite che eviteremo di far ricadere sulle piccole aziende socie (distribuite anche nella zona del cratere, per un totale di 400 soci) ma vorremmo sottolineare una incongruenza: se Bovinmarche non effettua consegne subisce una sanzione amministrativa, se invece l’ordine degli enti pubblici viene annullato, anche quando la fornitura è pronta per la consegna, a pagarne lo scotto è solo Bovinmarche».