LORETO – Dare una prospettiva occupazionale ai giovani attraverso l’autoimprenditorialità.
È questo l’obiettivo del ‘Yes I start up’, il corso di formazione patrocinato dal Comune di Loreto per sostenere i ragazzi dai 18 ai 29 anni che hanno già terminato gli studi, ma che non sono riusciti ad entrare nel mondo del lavoro, i cosiddetti NEET (Not in Education Employment or Training).
Il progetto, al quale ha aderito l’Istituto Statale di Istruzione Superiore “Einstein Nebbia”, è nato dall’accordo tra ANPAL (Agenzia Nazionale Politiche Attive del lavoro) e Ente Nazionale del Microcredito giovanile. Nel concreto i ragazzi potranno beneficiare di una formazione specialistica che li aiuterà non solo a definire una idea imprenditoriale, ma anche a concretizzarla attraverso la possibilità di accedere ai Fondi Europei, al microcredito e a finanziamenti agevolati, per importi dai 5mila a 50mila euro, senza interessi, senza garanzie e restituibili in 7 anni. Il corso, che avrà una durata di 45 giorni, si articolerà in due moduli: 60ore di formazione e 20 ore di tutoraggio tecnico-specilistico, con valutazione della qualità del business plan. Un’iniziativa che sta particolarmente a cuore all’amministrazione Niccoletti: «L’inoccupazione giovanile rappresenta un serio problema sociale – dice Angela Peluso, consigliere comunale delegato alle politiche del lavoro – con questa iniziativa intendiamo promuovere attivamente una politica del lavoro e dell’occupazione che possa coinvolgere più ragazzi possibile. Il progetto è indirizzato alla fascia di età compresa tra il 18 e i 29 anni, ovvero coloro che sono in un ‘limbo’ tra il termine degli studi e un ingresso nel mondo del lavoro che tuttavia appare sempre più complesso». Il corso prenderà avvio il 12 novembre.
LA DISOCCUPAZIONE GIOVANILE NELLE MARCHE
Una situazione preoccupante, quella della disoccupazione giovanile, e i dati lo dimostrano. Secondo il rapporto Noi Italia 2018, infatti, nelle Marche il tasso di disoccupazione giovanile nel 2017 ha toccato quota 27,7% nelle femmine, e 22% nei maschi. Uno degli obiettivi individuati dall’Unione Europea per garantire una crescita sostenibile, solidale e intelligente, è il raggiungimento nel 2020 di un tasso di occupazione del 75% per le persone con un’età compresa tra i 20 e i 64 anni. Un traguardo ancora lontano, se si pensa che nelle Marche il tasso di occupazione totale (maschi e femmine) nel 2017 era al 66,5% .
L’IMPORTANZA DEL LAVORO DAL PUNTO DI VISTA PSICHICO
Elemento fondante di ogni società, il lavoro riveste una grandissima importanza sia dal punto di vista sociale che individuale.
«I ragazzi dai 20 ai 30 anni che non hanno lavoro – spiega la psicoterapeuta Alessia Tombesi – mostrano spesso una bassa autostima, perché non riescono a trovare una loro identificazione. Questo li porta ad essere più spaventati, temono di non farcela, e sono maggiormente colti da insicurezza e fragilità. Tendono anche a rassegnarsi alla situazione, mettendo in atto atteggiamenti autosabotanti. Ragazzi che non riescono a svincolarsi dalla famiglia di origine per ottenere quell’indipendenza che sarebbe naturale alla loro età. Mancano quindi di progettualità proprio per l’impossibilità di realizzarla a causa della mancanza del lavoro. Un quadro che può portare anche a dei disagi come forte ansia, dipendenze, depressione e in qualche caso anche al suicidio. I ragazzi non vedono una via di uscita e non riescono ad immaginare un futuro, si sentono sempre dipendenti, e mancano di quella stabilità emotiva data dall’avere un’occupazione»